Esperto legale del Comune:
un labirinto di burocrazia
per affidare l’incarico

MACERATA - Alla fine ad aggiundicarsi l'appalto è stato, per 400 euro, un avvocato di Catania. Per giungere al traguardo sono servite una montagna di carte

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burocrazia

 

di Luca Patrassi

Montagne di carte, richiami di decreti, di determine, di leggi, di convenzioni, pagine e pagine di “visto” per arrivare all’atto finale. L’ultima pubblicazione all’albo pretorio del comune di Macerata è però una perla di burocratese, una di quelle storie che si dovrebbero insegnare a scuola per spiegare cosa sia la burocrazia pubblica italiana, quella 0.0 che in altri tempi avrebbe fatto pensare a qualcosa di buono e di produttivo. Bene, il dirigente dell’Ambito territoriale numero 15, Macerata capofila, pubblica la notizia dell’aggiudicazione della gara per l’incarico di esperto legale e del servizio di revisione all’interno del progetto “Nuovi Cittadini Plus presentato dall’Ambito Territoriale Sociale 15 a valere sul Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione (Fami 2014 – 2020) – Os2 Integrazione/Migrazione legale – On3 – Capacity building “Qualificazione dei servizi pubblici a supporto dei cittadini di Paesi terzi ed ammesso a finanziamento per 206mila euro con decreto  del ministero dell’Interno”. Il progetto in questione prevede l’affidamento del servizio di “Esperto legale” volto alla verifica degli affidamenti e degli incarichi esterni per la somma complessiva di 2.500 euro, e del servizio di certificazione delle spese ad opera di un revisore indipendente ed esterno (voce di costo “G – Auditors”) per la somma di cinquemila euro “da attivarsi con aggiudicazione in base alla disciplina contenuta nella convenzione di finanziamento sottoscritta e sulla base della vigente normativa sui contratti pubblici”. L’Associazione dei Comuni ricorre, per gli importi citati, alla gara sulla piattaforma MePa del Consip. Fatto l’invito, si attendono le offerte, arrivate le offerte le si valutano. Infine la procedura per l’aggiudicazione delle offerte arrivate per i due incarichi. Quindi: il Ministero finanzia, si firmano le convenzioni, si decide che ci vogliono due professioni per svolgere alcuni incarichi, si ricorre al Consip per la gara, arrivano le offerte e le si valutano. Poi il dirigente stipula l’atto per l’aggiudicazione, il quale atto, a sua volta, non è definitivo perché bisogna controllare che i beneficiari siano in possesso dei requisiti richiesti. Una montagna di carte, di triangolazioni tra enti locali, ministeri e professioni per partorire due incarichi che danno l’idea di come navighi il mondo delle libere professioni. L’incarico di esperto legale viene affidato per 400 (quattrocento) euro a un avvocato di Catania che ha presentato l’offerta più vantaggiosa, quello per il servizio di revisore a una Srl di Catania per l’importo di 850 euro. C’è il piccolissimo dubbio che si siano spesi molti più soldi per mettere in piedi la procedura, ma il codice degli appalti è ferreo nelle sue prescrizioni. Per 400 euro si deve fare una gara nazionale, poi gli incarichi professionali maceratesi per decine di migliaia di euro si possono dare con una semplice delibera di giunta o con una determina del segretario.



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