Il taglio del nastro, da sinistra: Narciso Ricotta, Antonio Pettinari, Luciano Pantanetti, Romano Carancini e il vescovo Nazareno Marconi
di Giulia Mencarelli (foto di Fabio Falcioni)
Non solo illuminazione in piazza della Libertà, a “brillare” torna anche una parte del piano nobile del Palazzo comunale di Macerata. Taglio del nastro per la nuova sala giunta, l’aula del Consiglio comunale, i relativi impegni, disimpegni e il vano scale, rivisitati in seguito ai danneggiamenti del sisma 2016.
A tagliare il nastro, questo pomeriggio alle 18, il presidente del Consiglio comunale, Luciano Pantanetti. Dopo 4 anni «si riapre l’agorà della città, inteso come luogo di politica, di commercio ma anche e soprattutto di confronto umano» ha detto il sindaco Romano Carancini che non nasconde una certa emozione nel tornare, dopo mesi di consigli comunali in remoto, in un aula piena di persone. «È un giorno di un’emozione semplice: si riapre il luogo delle relazioni personali» ha aggiunto.
Un ringraziamento, quello del sindaco, al presidente della Provincia Antonio Pettinari per la generosa ospitalità offerta in questi anni al Consiglio comunale nella sala dell’ente in corso della Repubblica. Riconoscimenti che gli vengono rivolti anche dal presidente del Consiglio comunale Luciano Pantanetti che ha fissato il 16 luglio 2020 come ‘data storica’. Arriva a questa dopo un breve excursus sulle diverse cittadinanze onorarie che nei secoli si sono succedute, fino ad arrivare al 2012, in merito a quella riconosciuta a Dante Ferretti e alla moglie, Francesca Lo Schiavo. A tal proposito, ha menzionato con affetto quella riconosciuta nel 2004 a monsignor Ersilio Tonini che fu vescovo della diocesi del capoluogo dal 1969 al 1975. «È un’emozione personale partecipare alla riapertura del luogo dove è racchiusa la storia politica di Macerata, il luogo dove verrà deciso il futuro della città» ha detto Pantanetti.
A farsi portavoce dei vari interventi strutturali, l’assessore ai Lavori Pubblici, e candidato sindaco del centro sinistra, Narciso Ricotta. Ha riportato brevemente i diversi interventi effettuati al palazzo, a partire dalla data di costruzione risalente, sicuramente, a prima del 1661. Interventi che riguardano la demolizione di camorcanna e realizzazione di un controsoffitto, interventi di scuci-cuci e la messa in sicurezza del corridoio di accesso ai servizi igienici. La restante parte del piano nobile ed il piano superiore adibito ad uffici restano attualmente inagibili. Il costo complessivo dell’operazione ammonta a circa 300mila euro. Le sale sono, inoltre, dotate di monitor per una comunicazione rapida ed efficace tra le stesse, «ma è stare qui insieme e in presenza, la piattaforma che preferiamo» spiega l’assessore. Diversi i doni che gli esponenti dell’amministrazione maceratese hanno consegnato al presidente della Provincia. Una pergamena, una penna e una medaglia firmata Valeriano Trubbiani con inciso lo Sferisterio nella sua prima manifestazione dell’Aida del 1921. Doni come «espressione del forte spirito di collaborazione tra istituzioni» ha precisato Luciano Pantanetti. «Non potevamo non attivarci. In queste sale è rappresentata simbolicamente tutta la comunità. Intervenire, quindi, per definire questo luogo di dibattiti, confronti e scelte come strumento per rafforzare i rapporti istituzionali e farsi coraggio in momenti di criticità come quelli vissuti» ha commentato il presidente della Provincia Antonio Pettinari. Battesimo della sala consigliare il 20 luglio e 21 luglio con le due sedute dell’assise, convocate dal presidente Pantanetti alle 16.
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Ogni cosa (piccola e grande) che capita in città, ad ogni inaugurazione, strada nuova, musica, associazioni che aprono, teatro, nuovo supermercato, iniziative, convegni, mercati ecc ecc ecc è sempre “una giornata storica”
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Mon ci siamo mai resi conto che Macerata era il crocievia di ogni pagina storica importante d’Italia, anzi d’Europa.
Ma che dico, dell’intero Mondo e anche qualche galassia vicina….
🙂 🙂 🙂
Cerasi, chi si accontenta gode. Ma i cittadini non si accontentano, chiedono invece di essere rappresentati da persone serie e competenti.