Era giunto a Macerata per conquistare la piazza dello spaccio, ma dopo un lungo pedinamento e un blitz fulmineo degli uomini della Squadra Mobile, guidati dal Commissario capo Matteo Luconi, è stato arrestato. Lo spacciatore è un 20enne della Guinea arrivato nel capoluogo da Milano. Aveva installato la propria base logistica in un appartamento nel cuore del centro, da cui cercava di controllare il traffico della cocaina a Macerata. Gli investigatori della Squadra Mobile, però, non avevano perso le sue tracce da quando, la sera prima, aveva messo piede a Macerata, proveniente da fuori. Ore di pedinamenti e appostamenti, senza mai perderlo di vista, hanno consentito di individuare il suo rifugio, al secondo piano di un immobile in centro, nell’appartamento che condivideva con altri due connazionali, rimasti estranei ai fatti contestati.
Tanto è bastato a far scattare il blitz della Polizia alle prime luci dell’alba. Sei poliziotti della Squadra Mobile hanno fatto irruzione a casa dell’uomo, già colpito da provvedimento di carcerazione a tre anni e mezzo di reclusione per spaccio di sostanze stupefacenti a Milano, immobilizzandolo, mentre cercava, invano, di darsi alla fuga. E’stato arrestato. Il Qquestore Pignataro sottolinea, ancora una volta, l’importanza «dell’impegno messo in campo dagli uomini della Polizia della Questura di Macerata nell’arginare i tentativi della criminalità straniera e, in particolare, di quella nigeriana, affiancata da quella guineana, di riconquistare sempre maggiori spazi alle attività di spaccio di sostanze stupefacenti. E’ solo col sostegno dell’intera comunità e, in modo particolare, dei sindaci, i quali si riconoscono e si identificano nelle Forze di Polizia, cui va un sentito plauso per la disponibilità che forniscono quotidianamente per far prevalere il bene sul male e contrastare ogni forma di illegalità».
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quante energie sprecate in nome della solidarietà…
Per Nibaldi. Va sottolineato che la solidarietà non è vista come facoltativa e personale, ma come obbligatoria e collettiva.
Mi permetta, signor Nibaldi…”quanta finta solidarietà utilizzata in nome del bene, sprecando meno energia possibile a fin del bene proprio”!! m.g.
C’è una risposta a tutto questo: il voto di settembre.
Chi non cerca un cambiamento politico evidentemente desidera essere afflitto da delinquenza straniera, accetta che le nostre forze dell’ordine già sottodimensionate siano assorbite da questa piaga e chiude gli occhi di fronte all’evidente interesse economico e politico che c’è dietro a quella che viene ipocritamente chiamata “solidarietà” o “accoglienza”. Che è solo a tempo e ad arricchimento di alcuni. Poi, allo sbaraglio a delinquere.
Ed ecco il risultato, una notizia ogni giorno, tutte nella stessa immancabile direzione.
I nostri congratulazioni alle Forze dell’ordine