Giuseppe Giampaoli, direttore generale del Cosmari
di Monia Orazi
Prorogato di 18 mesi l’incarico di direttore generale del Cosmari a Giuseppe Giampaoli. E aumenti in vista per le bollette dei rifiuti. E’ quanto deciso ieri pomeriggio l’assemblea dei comuni soci, riunitasi nella sede del consorzio di smaltimento rifiuti a Piane di Chienti. Per Giampaoli, 68 anni il prossimo settembre, quota 100 e la pensione non scatteranno almeno sino al marzo 2022. Dopo 5 anni da direttore di un’azienda di ceramica è entrato al Cosmari nel 1985, dove ha ricoperto il ruolo di ingegnere capo sino al 1997, anno in cui è stato nominato direttore generale, carica ricoperta sino ad oggi. Nella stessa assemblea si è deciso di posticipare l’approvazione del bando di concorso che servirà ad individuare il suo successore, a cui Giampaoli farà un periodo di affiancamento per la trasmissione delle funzioni operative. Il nuovo direttore generale sarà individuato tramite concorso a cui seguirà la definitiva approvazione dell’assemblea dei sindaci. Ieri inoltre è stato anche approvato il bilancio di previsione 2020. Tra i punti principali l’adeguamento alle tariffe Arera che permetterà di avere maggiori entrate in bilancio di circa 4 milioni di euro, con le carenze di bilancio colmate sino ad oggi anche grazie all’apporto dei fondi per lo smaltimento delle macerie. L’adeguamento comporterà un conseguente aumento delle bollette per i cittadini. L’azienda pubblica con 540 dipendenti è ormai tra le più grandi delle Marche e conta un fatturato di circa 41 milioni di euro. Tra i maggiori costi nell’anno in corso ci sono oltre 700mila euro dovuto allo smaltimento di rifiuti, durante l’emergenza Covid a persone in isolamento domiciliare, raggiunte da una raccolta dedicata porta a porta. Al personale che ha operato durante l’emergenza Covid, sarà dato un premio di 50mila euro. Ammonta a 7 milioni e 400mila euro il fatturato generato dallo smaltimento delle macerie in tutta la regione nel bilancio di previsione 2020. Tra gli investimenti saranno realizzato un impianto anaerobico per la gestione della raccolta di rifiuti organici proveniente dalla differenziata, un impianto di selezione e recupero pannolini e di recupero delle spazzature stradali, anche in collaborazione con altre assemblee territoriali d’ambito. Dovrebbe terminare la ricostruzione dell’impianto di trattamento rifiuti, andato distrutto nel luglio di 5 anni fa, utilizzato per la selezione della raccolta differenziata. Avanti con l’introduzione della raccolta differenziata e dei cosiddetti cassonetti intelligenti a Castelraimondo, per cui si sta facendo una gara da circa 400mila euro e successivamente a Monte San Giusto. In progetto l’ampliamento degli uffici con una spesa preventivata per circa un milione di euro.
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Buonasera a tutti,
Leggo con interesse l’articolo in questione che mi sembra analizzi esclusivamente le prospettive del Cosmari, anche se in modo forse incompleto, non trattando minimamente l’approvazione del Bilancio 2019 che immagino fosse all’ordine del giorno, con i relativi dati più significativi in merito al fatturato, margine operativo e risultato di gestione oltre, ovviamente, ai dati sull’evoluzione dell’occupazione e sugli indici patrimoniali: immagino di non chiedere troppo nell’attendere questi dati vero? Grazie infinite