Il flash mob degli infermieri:
«La nostra battaglia contro il Covid
combattuta senza le adeguate difese»

ANCONA - La manifestazione di protesta del Nursind stamattina in piazza Cavour per rivendicare i diritti della professione. «Siamo stati discriminati per il nostro lavoro e dalla Regione abbiamo ricevuto solo promesse»

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Il flash mob silenzioso degli infermieri del Nursind, stamattina in piazza Cavour

 

Flash mob degli infermieri del Nursind stamattina in un angolo di piazza Cavour, davanti alla sede del Consiglio regionale delle Marche, ad Ancona. Uno spazio di protesta condiviso dagli ‘angeli’ delle corsie, in prima linea durante l’emergenza sanitaria,  con la delegazione dei medici specializzandi durante il minuto di raccoglimento e silenzio per commemorare le vittime del Covid 19, ma animato da una piattaforma rivendicativa differente. Gli infermieri del Nursind si sono mobilitati per dire basta allo sfruttamento della professione. «Per oltre due mesi gli infermieri delle Marche hanno combattuto (e continuano a farlo) il Coronavirus  senza adeguate difese – ricordano in una nota -. La categoria si è sentita abbandonata e senza sicurezza con un bilancio drammatico di morti (se ne contano almeno 40); i turni sono stati sconvolti oggi per oggi e sono stati formati per affrontare l’emergenza con un video di 20 minuti per imparare a difenderci e a difendere gli altri». In queste lunghe settimane di emergenza sanitaria gli infermieri sono stati costretti a vivere lontano da familiari«in alloggi di fortuna per proteggere i nostri cari – prosegue la nota -. Ci hanno strappato le mascherine dal volto perché creavamo allarmismo. Ci hanno negato la quarantena. Ci hanno chiuso le mense. Siamo stati discriminati per il nostro lavoro. Entrambi genitori infermieri hanno avuto disagi per accudire i figli Solo disagi, sacrifici, discriminazioni e poi aggressioni. Dalla Regione abbiamo ricevuto solo promesse». Alla manifestazione hanno partecipato il coordinatore regionale Nursind, Donato Mansueto; la segretaria territoriale Nursind, Elsa Frogioni, e il segretario aziendale Nursind Inrca Ancona, Leonando Pizzolante, il segretario di Ascoli-Fermo Maurizio Pelosi e di Macerata Elisabetta Guglielmi

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La protesta dei medici specializzandi: «Noi camici ‘grigi’, basta precariato»



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