Montelupone è entrata nel monitoraggio della zanzara tigre grazie alla collaborazione tra assessorato all’Ambiente, in collaborazione con l’Istituto zooprofilattico Umbria e Marche. L’obiettivo è stabilire le aree da disinfestare con il larvicida, che impatta meno sull’ambiente e dà effetti più duraturi rispetto all’uccisione degli insetti adulti.
Il monitoraggio è iniziato ieri è finirà a novembre 2020. «Andrà di pari passo con una sensibilizzazione rivolta ai cittadini sui potenziali rischi di focolai larvali della zanzara – spiega il Comune in una nota -, facendo presenti alcune semplici misure di bonifica primaria e di igiene ambientale e mantenendo l’attenzione a non lasciare i sottovasi pieni di acqua, monitorare eventuali focolai in vasche di acqua stagnante usata per l’irrigazione di orti e giardini. In questo nuovo scenario pandemico che stiamo attraversando non va sottovalutata la presenza massiccia della zanzara tigre (Aedes albopictus), come vettore dell’Arbovirosi (cioè la trasmissione di virus da parte insetti come appunto la zanzara, ndr). In considerazione della complessità del ciclo biologico dell’Arbovirosi la sorveglianza mirata a rilevare la quantità di individui presenti di zanzare e la rara ma potenziale circolazione virale, rende indispensabile l’interazione tra diverse realtà: Comuni, Istituti zooprofilattici e cittadini unendo professionalità e l’integrazione dei sistemi di sorveglianza in diversi ambiti».
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