David Celi, commissario della Croce rossa di Visso, replica all’ex presidente Giovanni Casoni che lo ha denunciato sostenendo che erano spariti beni di sua proprietà che aveva in due container della Cri. Celi ribatte invece che «il loro contenuto si trova a dieci metri di distanza, nel garage del Comitato» e che è stato spostato lì dopo che «Casoni già da agosto 2019 è stato ripetutamente invitato a procedere con la liberazione dei container, di proprietà della Croce rossa, che andavano spostati dall’area». Celi spiega che «oggetto della contesa sono due container ma di documentata proprietà di Croce Rossa, indebitamente occupati dall’ex presidente Casoni con materiale proprio al tempo del suo periodo in carica. Dal momento che l’area in cui sono posti doveva essere liberata perché oggetto di prossima attivazione dei lavori di ricostruzione post-sisma, il signor Casoni già a decorrere dal mese di agosto 2019 è stato ripetutamente invitato a procedere alla loro liberazione fino a giungere a una formale diffida. Il 30 gennaio, cinque mesi dopo, i due container sono stati spostati nella medesima area di circa 30 metri di cui non si può non notare la presenza, ma prima del loro spostamento con una gru, si è ritenuto opportuno riporre il loro contenuto nel garage del Comitato, a meno di dieci metri di distanza dal luogo, così da scongiurare eventuali danneggiamenti del materiale. Pertanto, l’ex presidente Casoni qualora sinceramente interessato, invece di optare per il processo mediatico, era sufficiente che rispondesse ai solleciti o che si presentasse a ritirare il materiale dov’è tuttora custodito ad occupare spazio nel garage del Comitato».
«Sparita merce dalla Croce rossa», denunciato il commissario di Visso
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