Prevede uscite su base volontaria e incentivata, con l’attivazione di tutti i trattamenti di sostegno al reddito dei lavoratori previsti da leggi come la Naspi e interventi di ricollocazione e riqualificazione professionale e cassa integrazione, il piano studiato da Conad per il personale ex Auchan. «Non sono previsti licenziamenti nel 2020» chiarisce in una nota ufficiale Margherita Distribuzione. L’azienda conferma anche che l’integrazione della rete commerciale ex-Auchan nella rete Conad (per circa il 60%) o in quella di altri operatori (per circa il 40%), che sarà completata entro la prima metà del 2020 con il cambio delle insegne in tutti i punti vendita italiani. Puntualizza inoltre che «tutti gli interventi sulla rete commerciale ex-Auchan sono accompagnati da misure di salvaguardia del lavoro che hanno permesso di garantire continuità occupazionale a più di 13.000 persone a livello nazionale, con il riassorbimento nella sola rete Conad di oltre 2.500 potenziali esuberi».
La scorsa settimana, la lettera che annunciava l’apertura del licenziamento collettivo a 817 lavoratori, nella provincia di Ancona a 40 lavoratori degli uffici Auchan Ancona e a 33 impiegati del deposito di Offagna, ha alzato però il livello di preoccupazione tra le sigle sindacali che stanno seguendo la vertenza e le ricadute che si stanno manifestando nell’indotto. L’azienda sottolinea che solo per consentire le uscite volontarie è stata formalmente avviata la procedura di legge dell’apertura della mobilità, formalizzata con la lettera del 22 gennaio scorso, mentre per «le attività e le strutture di sede è prevista per il 2020, quale misura di supporto degli interventi di ricollocazione e uscite volontarie, anche la cassa integrazione straordinaria».
Un orientamento, già reso noto ai rappresentanti sindacali da settembre 2019, che è stato ribadito ai lavoratori nelle scorse settimane, quando nel corso delle assemblee sono state fornite tutte le informazioni e gli aggiornamenti dell’operazione di acquisizione dei negozi da parte di Bdc, società che fa capo a Conad e al fondo Wrm, e sulle prospettive future. Sono questi gli strumenti messi in campo per gestire una situazione complessa e articolata che solo nelle Marche interessa 1.673 lavoratori, di cui 1.487 nei 29 punti vendita. «Il progetto avviato può significare un “nuovo inizio” e verrà portato avanti- assicura l’azienda – attraverso il confronto ed il dialogo con le parti sindacali». Intanto per il 29 gennaio dovrebbe essere convocato il tavolo regionale per far il punto sulla vicenda. Si attende inoltre la convocazione delle parti al Mise. Sulla trattativa pesa anche l’eventuale esito della fase istruttoria avviata dall’Antitrust che dovrebbe concludersi per la prossima primavera.
Cessione negozi Sma-Auchan, Conad apre ai licenziamenti: ad Ancona sono 73
ma dopo, si
nel 2021
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Ci sara uno scivolo verso il 2021 quando per quelli che non avranno scelto volontariamente e pattuito la liquidazione rimarranno tutti quelli che finita la Naspi, L’Api come benzina, gas alla canna e la cassa integrazione si ritroveranno senza nessuna ricollocazione e finalmente liberi di trovarsi un nuovo lavoro? Di solito non finisce sempre così quando benefattori dal cuore in mano acquistano per fare i primi ricavi risparmiando le spese per gli operai diventati da un ora all’altra esuberanti, allegri e felici? Adesso si parlerà di intervento dei sindacati che non potranno fare niente di diverso da quello che è già stato deciso da mesi e mesi, prima dell’ acquisizione che in questo caso è L’Auchan, come in mille altri casi è stato qualcos’altro. Del resto ognuno tira l’acqua al suo mulino come nel caso che potete leggere se pigiate col mouse sul link in blu di questa pagina :Cessione negozi Sma-Auchan… – Per non parlare di quello che sta accendendo nell’indotto, mano a mano che i negozi cambiano insegna. C’è giunta notizia del licenziamento da parte di un panificio che aveva l’appalto nei punti vendita di Villa Musone e Loreto. Conad ha deciso di non rinnovarlo e il panificio ha licenziato in tronco 7 lavoratori. Situazione analoga per un’azienda che stampa volantini. In questo caso sono stati licenziati 10 lavoratori per il mancato rinnovo dell’appalto da 1,5 milione di euro. Poi ci possono essere anche dei miracoli, specialmente in televisione durante il periodo natalizio e a solo undici mesi di distanza.
i soliti giri di parole per illudere promettere mentre alla fine i fatti dimostreranno il contrario