«Un quarto del territorio del Parco Nazionale dei Monti Sibillini non ha una rappresentanza nel consiglio direttivo dell’Ente: a questo punto meglio stare fuori». In una nota Mauro Falcucci, sindaco del Comune di Castelsantangelo sul Nera, prende posizione dopo la recente seduta consiliare in cui ha esposto «una rilevante questione, la mancanza di rappresentanza di un esponente dei comuni di Castelsantangelo sul Nera, Ussita e Visso in seno al consiglio direttivo dell’Ente Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Non può essere taciuto il forte disagio che l’amministrazione comunale di Castelsantangelo prova e in conseguenza auspica e confida che venga ristabilita la giusta e corretta rappresentanza in seno al Consiglio direttivo. In caso contrario – prosegue il primo cittadino – non potremo che attivare le iniziative deliberate dal consiglio comunale ivi inclusa la richiesta di uscire dal perimetro del Parco, considerato anche che l’eventuale enclave che si verrebbe a realizzare, libera da vincoli, non nuocerebbe assolutamente alle qualità ambientali e al rilevante valore della endemica biodiversità, e quindi al complessivo valore naturalistico dell’intera area protetta».
Il primo cittadino evidenzia che «per mere questioni politiche, si è scelto ingiustamente di escludere in seno al consiglio un rappresentante dei comuni indicati, nonostante gli stessi detengano il 25% del territorio costituente il Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Dalla data di costituzione dell’Ente Parco, avvenuta nel 1993, la Comunità del Parco ha sempre di fatto e attuato il cosidetto “voto ponderato”, cioè ha riservato quell’oggettiva attenzione che devono avere i sindaci di quelle popolazioni che si vedono completamente inserite nel perimetro del Parco – si legge nella nota -. È importante rilevare che il 100% del territorio che compone Castelsantangelo sul Nera e Ussita ricade completamente nel Parco, oltretutto gli stessi vantano la presenza del Centro Faunistico (introduzione del Cervo e del lupo Appenninico), dell’Ecomuseo, del Cras (Centro Recupero Animali Selvatici), del Centro del Camoscio Appenninico sul Monte Bove e, infine, la Sede dell’Ente si trova a Visso. Nell’ultima seduta della Comunità del Parco tenutasi il 13 ottobre, si è proceduto a nominare il presidente e vice presidente dell’organo, oltre che alle elezioni dei quattro componenti del Consiglio Direttivo».
Falcucci prosegue: «Quest’ultima elezione purtroppo non ha visto la nomina di un rappresentante dei 3 comuni dell’Alto Nera, nonostante la proposta di di candidare il rappresentante del Comune di Visso (si sono sempre alternate la rappresentanza tra i tre Comuni) all’interno del consiglio direttivo peraltro, come già detto, sempre garantita sin dall’istituzione del Parco, quantomeno fino alle dimissioni del sindaco di Ussita che era anche vice presidente del Parco – evidenzia il sindaco di Castelsantangelo – . È innegabile affermare che il Parco rivesta una ruolo preminente per la rinascita dei territori colpiti dal sisma e pertanto la presenza, in seno al consiglio dell’Ente, di un rappresentante di questo particolare territorio e che conosca tali dinamiche è di per se irrinunciabile, affinché proponga e promuova le iniziative più funzionali alla rinascita/crescita del territorio riservando, tra l’altro, quella particolare attenzione per i territori che sono completamente compresi in area protetta».
Nella nota si definisce quanto accaduto come «un’incomprensibile prevaricazione che si è manifestata attraverso l’elezione quali componenti del consiglio direttivo del Parco dei rappresentati di Comuni con percentuali di territorio nel Parco pari allo 0,29% (Comune di Pieve Torina), al 2,91% (Comune di Cessapalombo) e al 7,33% (Comune di Montefortino), ad eccezione del 21,27% del Comune di Norcia. Di fronte a quanto detto il consiglio comunale di Castelsantangelo sul Nera nella seduta del 28 novembre, sentita la relazione del sindaco e sulla scorta del conseguente dibattito, ha approvato una delibera con la quale si dà ampio mandato al sindaco al fine di attivare tutte le iniziative che si renderanno necessarie per ristabilire quell’equilibrio di rappresentanza sempre esistito che viene ritenuto essenziale per rimanere nel Parco».
Nella nota si fa presente che «in data 19 dicembre il sindaco ha scritto una lettera al presidente della Comunità del Parco, allegando la relativa delibera consiliare, coinvolgendo della delicata questione anche il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, il presidente dell’Ente Parco Monti Sibillini, il presidente della Giunta Regionale Marche, l’Assessore regionale all’Ambiente, ed ovviamente il commissario straordinario di Ussita e il sindaco di Visso, con la quale chiede di volere sottoporre nuovamente alla Comunità del Parco le oggettive ragioni illustrate affinché si possa ristabilire quell’equilibrio e quelle attenzioni che sono state da sempre riservate a quei territori che hanno necessità e “diritto” di vedere rappresentate le esigenze di una popolazione che ha dato molto e che deve in “forma diretta” poter esprimere il proprio contributo. Si è chiesto inoltre al Ministro Costa di voler cortesemente attendere un ulteriore pronunciamento della Comunità del Parco prima di decretare le nomine dei nuovi componenti il consiglio direttivo del Parco».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati