Cade l’associazione a delinquere,
pene molto più basse in appello
Dimezzata la condanna di Perricciolo

SENTENZA - Il processo per l'indagine Nuovi orizzonti in primo grado aveva portato a condanne per oltre 120 anni di carcere ora ridotti a una 70ina. Dieci gli imputati, uno è stato assolto. Soddisfatte le difese

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Salvatore Perricciolo, ritenuto dall’accusa essere uno dei leader del presunto sodalizio

 

Si sgretola l’accusa di associazione per delinquere: pene in certi casi dimezzate e una assoluzione nel processo d’appello per l’indagine Nuovi orizzonti della Distrettuale antimafia di Ancona. Dieci erano gli imputati, la sentenza è arrivata in serata. Al tribunale di Macerata la sentenza aveva portato a pene per oltre 120 anni di carcere ma in appello sono state tutte fortemente ridotte dalla Corte d’appello di Ancona (e la somma ora è di circa 70 anni di carcere). Il motivo «È che è caduta l’accusa di associazione per delinquere finalizzata allo spaccio. Un argomento che sosteneva l’accusa ma che era sfornito di qualsiasi prova, a nostro parere. Si basava solo sulle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia» dice l’avvocato Giancarlo Giulianelli dopo l’udienza.

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L’avvocato Giancarlo Giulianelli

Due i presunti leader dell’associazione, secondo il teorema d’accusa. Si tratta di Salvatore Perricciolo (condannato in primo grado a 22 anni, mentre oggi la pena è stata ridotta a 11 anni, 3 mesi e 9 giorni) e Alessandro Petrolati (da 17 anni e 4 mesi e 20 giorni in primo grado a 8 anni e 10 mesi e 9 giorni). «La corte ha assolto tutti dall’ipotesi dell’associazione, conseguentemente questo ha avuto un riflesso sulle pene. I fatti sono stati ridimensionati e le condanne in certi casi dimezzate. Siamo molto soddisfatti, è passata la tesi della difesa» dice Giulianelli (legale di Petrolati). «Siamo contenti per questo risultato ma non è esaustivo – dice l’avvocato Domenico Biasco che assiste due degli imputati -. Ci riserviamo di valutare le motivazioni della sentenza, ritengo che ci siano stati comunque errori di calcolo, risultano ancora particolarmente alte le pene per alcuni imputati».

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L’avvocato Domenico Biasco

Biasco assiste Daniele Cocchi (che era stato condannato a 4 anni in primo grado quando venne già assolto dalla contestazione di associazione per delinquere), che oggi è stato assolto con formula piena, e Mirco Calvari (condannato a 11 anni e 9 mesi in primo grado, oggi la pena è stata ridotta a 8 anni 4 mesi e 27 giorni). Per i dieci imputati il capo di imputazione parla, a vario titolo, di spaccio di droga (cocaina e hashish), di estorsioni, rapine, incendio, detenzione illecita di armi. L’indagine era della Direzione distrettuale antimafia di Ancona e riguardano fatti che sarebbero avvenuti tra il 2014 e il 2015. I fatti erano avvenuti sulla costa Maceratese e principalmente a Porto Recanati e Civitanova. Queste le altre sentenze: Mauro Darian Ballarini è stato condannato a 8 anni, 1 mese e 28 giorni, Vittorio Benignetti a 6 anni, 6 mesi, 28 giorni, Antonio Cascella a 6 anni, 11 mesi, 7 giorni, Antonio Corleto a 6 anni, 8 mesi, Davide Storlazzi a  10 anni, 3 mesi e 23 giorni. Per B. P., già assolto in primo grado dall’accusa di associazione per delinquere, confermata la condanna a 4 anni, 3 mesi e 10 giorni. Gli imputati erano difesi tra gli altri dagli avvocati Stefano Gregorio, Francesca Petruzzo, Caterina Ficiarà, Cristina Servi.

(Gian. Gin.)

(Ultimo aggiornamento alle 13)

 

 

Romanzo criminale sulla costa, condanne a oltre 120 anni



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