Si sgretola l’accusa di associazione per delinquere: pene in certi casi dimezzate e una assoluzione nel processo d’appello per l’indagine Nuovi orizzonti della Distrettuale antimafia di Ancona. Dieci erano gli imputati, la sentenza è arrivata in serata. Al tribunale di Macerata la sentenza aveva portato a pene per oltre 120 anni di carcere ma in appello sono state tutte fortemente ridotte dalla Corte d’appello di Ancona (e la somma ora è di circa 70 anni di carcere). Il motivo «È che è caduta l’accusa di associazione per delinquere finalizzata allo spaccio. Un argomento che sosteneva l’accusa ma che era sfornito di qualsiasi prova, a nostro parere. Si basava solo sulle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia» dice l’avvocato Giancarlo Giulianelli dopo l’udienza.
Due i presunti leader dell’associazione, secondo il teorema d’accusa. Si tratta di Salvatore Perricciolo (condannato in primo grado a 22 anni, mentre oggi la pena è stata ridotta a 11 anni, 3 mesi e 9 giorni) e Alessandro Petrolati (da 17 anni e 4 mesi e 20 giorni in primo grado a 8 anni e 10 mesi e 9 giorni). «La corte ha assolto tutti dall’ipotesi dell’associazione, conseguentemente questo ha avuto un riflesso sulle pene. I fatti sono stati ridimensionati e le condanne in certi casi dimezzate. Siamo molto soddisfatti, è passata la tesi della difesa» dice Giulianelli (legale di Petrolati). «Siamo contenti per questo risultato ma non è esaustivo – dice l’avvocato Domenico Biasco che assiste due degli imputati -. Ci riserviamo di valutare le motivazioni della sentenza, ritengo che ci siano stati comunque errori di calcolo, risultano ancora particolarmente alte le pene per alcuni imputati».
Biasco assiste Daniele Cocchi (che era stato condannato a 4 anni in primo grado quando venne già assolto dalla contestazione di associazione per delinquere), che oggi è stato assolto con formula piena, e Mirco Calvari (condannato a 11 anni e 9 mesi in primo grado, oggi la pena è stata ridotta a 8 anni 4 mesi e 27 giorni). Per i dieci imputati il capo di imputazione parla, a vario titolo, di spaccio di droga (cocaina e hashish), di estorsioni, rapine, incendio, detenzione illecita di armi. L’indagine era della Direzione distrettuale antimafia di Ancona e riguardano fatti che sarebbero avvenuti tra il 2014 e il 2015. I fatti erano avvenuti sulla costa Maceratese e principalmente a Porto Recanati e Civitanova. Queste le altre sentenze: Mauro Darian Ballarini è stato condannato a 8 anni, 1 mese e 28 giorni, Vittorio Benignetti a 6 anni, 6 mesi, 28 giorni, Antonio Cascella a 6 anni, 11 mesi, 7 giorni, Antonio Corleto a 6 anni, 8 mesi, Davide Storlazzi a 10 anni, 3 mesi e 23 giorni. Per B. P., già assolto in primo grado dall’accusa di associazione per delinquere, confermata la condanna a 4 anni, 3 mesi e 10 giorni. Gli imputati erano difesi tra gli altri dagli avvocati Stefano Gregorio, Francesca Petruzzo, Caterina Ficiarà, Cristina Servi.
(Gian. Gin.)
(Ultimo aggiornamento alle 13)
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