Dalla discarica alla Pedemontana,
l’allarme del comitato:
«Non basta il no del Consiglio»

MATELICA - La loro ipotesi è che la nuova strada «avrebbe lo scopo di consentire ai rifiuti di tutta Italia di raggiungere la nostra vallata rimasta finora incontaminata». E avvisano: «la mozione votata in assise è un atto puramente politico e solo un ricorso al Tar potrebbe opporsi ai documenti amministrativi del Cosmari e dell’Ata 3»

- caricamento letture
quadrilatero-pedemontana-carreggiata

La Pedemontana

 

«Aumentano le indiscrezioni e con esse i timori che nel territorio di Matelica e dei comuni vicini possa essere realizzata una discarica per ospitare i rifiuti della intera provincia di Macerata, in grado anche di trattare i rifiuti provenienti da altre Province o Regioni italiane, in quanto l’attuale discarica provinciale di Cingoli è ormai in via di saturazione». Così il comitato “No Pedemontana” interviene sul rischio discarica a Matelica. Il comitato va oltre, ipotizzando che « i nostri timori sulla Pedemontana troverebbero quindi conferma e la “strada in cerca d’autore” avrebbe quindi il suo scopo, consentendo ai rifiuti di tutta Italia di raggiungere la nostra vallata rimasta finora incontaminata».

IL CONSIGLIO COMUNALE – Il comitato non è rassicurato nemmeno dallo stop votato durante l’ultimo Consiglio comunale di Matelica: «Malgrado maggioranza ed opposizione abbiano votato insieme una mozione contraria a tale ipotesi, non è comunque servito a tranquillizzare l’opinione pubblica. Questo perché la mozione votata in consiglio comunale è un atto puramente politico e solo un ricorso al Tar potrebbe opporsi ai documenti amministrativi del Cosmari e dell’Ata 3, firmati nel 2017 da tutti i rappresentanti dei Comuni della provincia di Macerata e che definivano le aree idonee o meno ad ospitare potenziali discariche di rifiuti e/o inceneritori».

discarica-cingoli

La discarica di Fosso Mabiglia a Cingoli

LE AREE IDONEE – Il comitato spiega che «l’Ata3 è l’organo di diritto pubblico di cui la Provincia si è dotata per la gestione dei rifiuti. Esso si è riunito l’ultima volta lo scorso 24 settembre, ma il verbale della seduta è attualmente non rinvenibile nel sito web nonostante il nostro Comitato abbia presentato al Segretario Provinciale istanza di accesso civico. Secondo il Piano provinciale di gestione dei rifiuti della Provincia risulterebbero infatti diverse aree del territorio di Matelica e dei comuni vicini potenzialmente idonee allo smaltimento dei rifiuti. Ma in particolare sarebbero due le zone più “vocate”: la prima è l’area compresa tra le località Crinacci, Tallano e La Forca, al confine tra i comuni di Matelica e Gagliole, dove nei mesi scorsi ci sarebbero stati anche dei misteriosi sopralluoghi da parte di tecnici non bene identificati. La seconda area potenzialmente idonea è quella in località Bargatano, posta al confine di ben quattro Comuni: quelli di Fabriano e Cerreto d’Esi in provincia di Ancona e di Esanatoglia e di Matelica in quella di Macerata. In questo caso la discarica potrebbe avere dimensioni molto più grandi, in quanto in essa verrebbero conferiti i rifiuti sia della Provincia di Ancona che di quella di Macerata. Inoltre quest’area, che già una trentina di anni fa era stata individuata come possibile sito di discarica, avrebbe il grande vantaggio di essere attraversata dal tracciato della Pedemontana Fabriano–Muccia e quindi risponderebbe meglio dell’altra ad uno dei requisiti principali e cioè quello della presenza di infrastrutture viarie in grado di facilitare l’accessibilità al sito e la comunicazione per i mezzi di trasporto e del conferimento dei rifiuti.

L’IPOTESI PEDEMONTANA – «In questo inquietante puzzle, dove i vari pezzi sembra stiano trovando la loro giusta collocazione, quale ruolo avrebbe quindi la Pedemontana?», domanda il comitato, fornendo una sua ipotesi: «Secondo noi quella di collegamento con gli altri lati del “Quadrilatero”, ovvero a nord con la superstrada Ancona–Perugia, e a sud con la superstrada Civitanova Marche–Foligno e quindi con le autostrade A1 ad ovest ed A14 ad est, permettendo così un’agevole e veloce percorrenza per i mezzi pesanti che trasporteranno i rifiuti nel nuovo Polo del centro Italia, che avrebbe a quel punto come “capitale” Matelica. Tutti i nostri timori, più volte espressi, ma poi sempre regolarmente snobbati e ritenuti esagerati dai politici ed amministratori, a proposito della Pedemontana, troverebbero quindi conferma e la “strada in cerca d’autore” avrebbe quindi il suo scopo, consentendo ai rifiuti di tutta Italia di raggiungere la nostra vallata rimasta finora incontaminata. Sarebbe questa la pietra tombale su ogni possibilità di rinascita delle nostre comunità, così duramente colpite dalla crisi economica e dal sisma – conclude il comitato -, perché a quel punto si dovrebbe dire addio per sempre anche alle uniche risorse e potenzialità offerte dal nostro territorio: l’ambiente naturale e le produzioni tipiche del Verdicchio doc, del miele e dello zafferano».

Sparvoli punta agli stabilimenti Merloni: «Nessun cambio delle attività»

Rifiuti, l’appello di Itidealia: «Nessuna discarica nel cratere»



© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page

Quotidiano Online Cronache Maceratesi - P.I. 01760000438 - Registrazione al Tribunale di Macerata n. 575
Direttore Responsabile: Gianluca Ginella. Direttore editoriale: Matteo Zallocco
Responsabilità dei contenuti - Tutto il materiale è coperto da Licenza Creative Commons

Cambia impostazioni privacy

X