«Mi hanno puntato la pistola
e portato nel bagno:
dentro la gente piangeva e urlava»

LE TESTIMONIANZE - Quattro clienti e sei dipendenti questa mattina sono stati sequestrati da due rapinatori alla filiale delle Poste di Piediripa. «A me hanno preso il portafoglio, dentro c’erano 300 euro». Una avvocatessa: «Mi hanno portato via le chiavi dell'auto. I malviventi avranno avuto 40-45 anni. Le persone avevano paura» VIDEO

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La testimonianza di Irene De Simio

 

di Gianluca Ginella (foto/video Fabio Falcioni)

«In bagno c’erano persone che piangevano, alcune urlavano. Ci siamo fatti coraggio gli uni con gli altri». Donato Liotino, 62 anni, di Corridonia, questa mattina è stato sequestrato nella rapina che due malviventi hanno messo a segno nella filiale della Posta in via Cluentina a Piediripa di Macerata. Dieci le persone che sono state chiuse dentro il bagno: sei dipendenti e quattro clienti.

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Donato Liotino

«Io sono arrivato dopo – racconta Liotino –, sono entrato e ho visto due uomini. Oltre a loro non c’era nessuno. Erano i banditi. Mi hanno detto «“Guagliò, il portamonete, i soldi”. Ero venuto alla posta per pagare un bollettino, avevo cento euro e glieli ho dati. Mi hanno spinto, puntato la pistola sulla schiena, e mi hanno chiuso dentro il bagno. Lì dentro alcuni piangevano, alcuni gridavano. Ci siamo fatti coraggio l’uno con l’altro. In tutto sarà durato dieci minuti, un quarto d’ora. Qualcuno aveva un cellulare e ha chiamato le forze dell’ordine». (Guarda il video)

. Anche Irene De Simio, avvocato, residente a Macerata, è stata sequestrata nel bagno: «Loro venivano su a piedi, sono arrivati con me. Poi si sono fermati, io ho finito la sigaretta e sono entrata dopo di loro. Dentro ho sentito una delle commesse che diceva: “Ma che è una rapina?”, e uno degli uomini le ha detto “Sì è una rapina, spicciatevi”. La cassaforte era bloccata e ci hanno chiuso in bagno. Lì dentro c’era paura, chi ha iniziato a sclerare, chi di nascosto ha chiamato i carabinieri, una signora piangeva. A me uno di loro si è fatto consegnare le chiavi dell’auto, per fortuna poi la vettura non l’hanno presa. Penso avessero tra i 40 e i 45 anni, uno era magro, l’altro corpulento. Secondo me di Roma, perché parlavano anche un po’ napoletano ma si capiva che l’accento era forzato».

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Irene De Simio

«C’erano questi due tipi quando sono entrata alla posta, mi hanno preso il portafoglio, dentro avevo 300 euro – racconta Manola Luchetti, di Corridonia –. Poi mi hanno spinto in bagno. Dentro era pieno di persone, stavano tutti in piedi». «Abbiamo avuto paura» dice un’altra cliente uscendo dalla posta. Una dipendente invece è in lacrime per lo choc subito, i colleghi (sei gli impiegati presenti al momento della rapina) e la responsabile della filiale, Beatrice Bacchiocchi («non posso dire nulla»), l’hanno accompagnata al bar per prendere qualcosa di caldo dopo che la polizia (sul posto la Squadra volanti e la scientifica) ha concluso i rilievi. I malviventi hanno agito intorno alle 13,30. Entrambi si sono sollevati sul volto degli scaldacollo per coprirsi il viso e non essere riconosciuti. Avevano una pistola, da chiarire se autentica o un giocattolo. Hanno vuotato le casse, dentro c’erano probabilmente alcune migliaia di euro (ma è i corso la quantificazione del bottino). I banditi sono ricercati. In corso le indagini della Squadra mobile.

Rapina choc a Piediripa, armati di pistola assaltano le Poste Dipendenti e clienti chiusi in bagno

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I rilievi della polizia nella filiale della Posta

 

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