AGGIORNAMENTO DELLE 17,55 – Il funerale di Mauro Arigoni è stato fissato. Si svolgerà lunedì alle 15,30 nella chiesa del Sacro Cuore di Macerata. Al momento il corpo si trova all’obitorio di Macerata dove domani verrà svolta la necroscopia. Arigoni aveva 39 anni, molto conosciuto in città, è precipitato questa mattina alle 9 dal ponte della ferrovia che si trova dietro il cimitero.
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Il soccorso sul ponte della ferrovia
di Gianluca Ginella e Alessandra Pierini (Foto di Fabio Falcioni)
Precipita dal ponte della ferrovia e muore a 39 anni. Dramma a Macerata questa mattina alle 9 in contrada Vallebona, dietro al cimitero. Si è trattato di un gesto volontario. A perdere la vita Mauro Arigoni, maceratese, conosciutissimo in città sia per la sua attività (trasportava carni per una ditta di San Severino) sia per i suoi trascorsi da calciatore. Il gesto legato ad una crisi interiore, Arigoni non ha lasciato biglietti per spiegare il gesto.
«Lo abbiamo visto camminare lungo il ponte, c’erano anche degli agenti della polizia locale, perché questa mattina era in corso una celebrazione al cimitero per la commemorazione dei defunti, che hanno subito chiamato i soccorsi». Così i testimoni che questa mattina alle 9 hanno visto Mauro Arigoni camminare lungo i binari del treno che passano dietro al cimitero di Macerata. Gli agenti sono corsi subito per raggiungerlo temendo il peggio ma non sono arrivati in tempo. Arigoni si è lanciato dal ponte della ferrovia ed è precipitato per circa 15 metri. Immediata la richiesta di soccorso al 118. Sul posto gli operatori dell’emergenza che per oltre trenta minuti hanno cercato di rianimare il giovane. Chiamata anche l’eliambulanza che è arrivata sul posto nell’arco di pochi minuti.
«Ho sentito i cani abbaiare – racconta una residente –, mi sono affacciata e sono scesa. C’erano gli agenti della polizia locale. Il ragazzo respirava ancora». Minuti drammatici, con gli operatori dell’emergenza che hanno cercato di rianimare il 39enne che però non si è ripreso. Troppo gravi le ferite riportate nella caduta. Sul posto per gli accertamenti sono arrivate anche le volanti della polizia per gli accertamenti del caso.
Mauro Arigoni non ha lasciato biglietti per spiegare il gesto ma dagli accertamenti svolti dalla polizia è emerso che da qualche mese il 39enne soffriva di un malessere interiore. Arigoni era conosciutissimo a Macerata. Tanti lo avevano incontrato perché aveva la loro stessa passione per il calcio. Lo scorso anno era stato vice allenatore dell’Atletico Macerata, club di Seconda Categoria che oggi ha annullato la partita di campionato in segno di lutto. Minuto di silenzio per Arigoni sarà dedicato oggi anche dal Chiesanuova prima del match con l’Aurora Treia. Col Chiesanuova il 39enne aveva vinto, da protagonista, il campionato di Prima categoria 2008-2009. Oltre che calciatore era anche un tifoso della Maceratese e tanti lo avevano conosciuto proprio sugli spalti dello stadio Helvia Recina. E oggi la Maceratese è scesa in campo al “Mariotti” di Monterubbiano (la partita iniziava alle 15) con il lutto al braccio «per la prematura e dolorosa scomparsa di Mauro, da sempre appassionato biancorosso».
Il corpo di Arigoni si trova all’obitorio di Macerata. La visita necroscopica verrà svolta domani. In seguito alla visita verrà deciso se dare il nullaosta alla sepoltura o disporre accertamenti medico legali.
(Ultimo aggiornamento alle 12,10)
Quanti morti dobbiamo ancora piangere. È indispensabile mettere delle protezioni ai lati della ferrovia.
Che tristezza....39 anni poco piu di un ragazzo...una vita davanti....
R.I.P.
Quel ponte conta tanti suicidi, le protezioni sono inutili, piuttosto è necessario ricercare le cause del perché un giovane si arrende così. R. I. P.
R.i.p. ragazzo!! condoglianze alla famiglia
R. I. P. Condoglianze alla famiglia.
R.I.P. che la terra ti sia lieve.
R.I.P.
Signore donagli quella pace che questo mondo non è stato capace di offrirgli. Ci mancherai tanto caro Mauro
È una grande disgrazia, di fronte a simili gesti siamo tutti responsabili, buoni solo a criticare e farsi i ca..i del prossimo. Sentite condoglianze alla famiglia.
R i p signore donagli la pace
Eri un ragazzo sempre sorridente.. ancora non mi capacito di questo gesto.. Riposa in pace Mauro.. condoglianze alla famiglia
R.I. P. Condoglianze alla famiglia
Si vive in modo troppo superficiale, spesso non si capisce che dietro un sorriso si nasconde un forte disagio interiore. Riposa in pace...
Ciao maure' sempre nel cuore e grazie x tutto R.I.P
Quanto dolore dietro ai sorrisi...
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Concordo con Liliana Sanpaolesi, le barriere non servono bisogna più tosto chiedersi cosa c’è di sbagliato in questi anni per raggiungere un numero così elevato di suicidi.
Non se ne può più, c’è qualcosa che nella nostra società non funziona, non si può gettare la vita via in un secondo, dobbiamo riflettere! Sentite condoglianze alla famiglia.
Quanta gente ho conosciuto, che magari dovendo vivere un periodo complesso cercava aiuto e ha visto per risposta tante pacche sulle spalle ma nessun gesto concreto. Salvo sbigottirsi – dopo – per accaduti di cui non avremmo mai voluto avere notizia. Non ne voglio fare colpa a nessuno di particolare, ma richiamare tutti quanti – me incluso – ad una presa di peso del dolore altrui quando c’è, non solo dopo quando è troppo tardi.
Certo, quelle barriere vanno alzate in maniera invalicabile; perché quello è un ponte che non perdona. Poi è vero che se uno vuole, purtroppo, il sistema lo trova. Ma almeno un deterrente, anche per tutti gli altri che non hanno per fortuna alcuna intenzione di farla finita, può significarlo: ricordarsi perché s’è dovuto erigere, aprire un po’ più gli occhi sui dolori altrui. Un po’ più gli occhi per accorgersene. E un po’ meno la bocca per chiacchierarne.
Riposa in pace Mauro
Quando un giovane se ne va il dolore è doppio, se poi è una scelta siamo tutti colpevoli….