Ecosistema Urbano, Cherubini:
«La sostenibilità a Macerata
raccontata come una fiaba irreale»

AMBIENTE - Il consigliere di M5s critica il dossier di Legambiente basato sui dati forniti dai Comuni. E sul capoluogo: «L'aria buona è farlocca, per "migliorarla" è bastato spostare in campagna la centralina per la rilevazione delle Pm10»

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Roberto Cherubini davanti alla centralina delle polveri sottili

 

«Buona qualità dell’aria a Macerata? Certo, per ottenerla è bastato spostare la centralina in una via non trafficata». A denunciarlo è Roberto Cherubini, consigliere del Movimento 5 Stelle che da anni porta avanti la sua battaglia contro «la sostenibilità raccontata come una fiaba irreale». Nel mirino del consigliere i dati diffusi da Legambiente e in base ai quali Macerata è stata in ottima posizione in regione, quest’anno è diventata seconda, superata da Pesaro. «Da quasi 4 anni combatto contro il pressapochismo di Legambiente nello stilare il dossier Ecosistema urbano – spiega Cherubini – Avevo notato dei dati davvero strani 4 anni fa sulla città di Macerata e mi attivai immediatamente con accessi agli atti e stretti scambi di pec con i responsabili di Legambiente e l’ufficio ambiente di Macerata. Va detto, in premessa, che Legambiente manda un questionario all’amministrazione ed acquisisce i dati che gli uffici di ogni Comune comunicano; non stabilisce nessun criterio “etico” o oggettivo (dove collocare centraline o come prelevare dati) tanto che la prima cosa che balza agli occhi è che Macerata ha una buona qualità dell’aria (Pm10 valore medio 17,4), quando 12 anni fa l’aria era pessima, come si evince dai dati Ecosistema urbano 2007 (Pm10 valore medio 33,6)». Il consigliere si meraviglia dell’azione svolta dall’amministrazione: «Abbiamo preso provvedimenti in città per questo enorme problema per la salute pubblica? No, abbiamo solo spostato la centralina che ora produce dati non attendibili in quanto posizionata a Collevario. Questo è molto scorretto ma è anche poco etico nei confronti di chi (per esempio Civitanova) ha messo le centraline nelle vie trafficate». Ma il dato più clamoroso è, secondo il pentastellato,  un altro:«Risulta dalle tabelle a corredo dello studio che Macerata aveva nel 2018 fotovoltaico e solare per 13,4 kW ogni 1000 abitanti (600 kW….quasi come Trento!) e che un anno dopo (forse stressati dalle pec di Cherubini) Macerata ha fotovoltaico e solare per 2,6 kW ogni 1000 abitanti. Chi ha smontato tutti questi impianti in un anno?». Quindi la critica del consigliere: «Capite bene che bastano questi 2 dati approssimativi per dare una modestissima importanza ad un dossier realizzato senza i minimi controlli sul territorio e sui dati inviati. Macerata andrebbe in posizioni più arretrate, ma questo ovviamente non mi fa piacere.
Quello che davvero mi infastidisce è il fatto che la sensibilità ai temi ambientali ed alla salute pubblica sono spesso manifesti vuoti. Si preferisce di gran lunga “apparire” che “essere” anche a livello amministrativo. E chi paga sono gli abitanti di rioni davvero pericolosi per la salute pubblica come Santa Lucia, dove gli abitanti devono anche sorbirsi la farlocca notizia di “aria buona”».

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