Padre Bruno Silvestrini insieme a Papa Francesco
Il portorecanatese padre Bruno Silvestrini è diventato “Custode del Sacrario Apostolico”. Una carica di rilievo per il maceratese che nei giorni scorsi ha pronunciato l’Atto di fede e prestato giuramento davanti al maestro delle celebrazioni pontificie. Ad augurare buona fortuna per il nuovo incarico al prete è la comunità di Porto Recanati.
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Emanuela Orlandi frequentava la parrocchia di Sant’Anna in Vaticano, a due passi da casa sua, di cui proprio padre Bruno Silvestrini è parroco dal 2006. Lì papa Francesco il 17 marzo 2013 celebrò la sua prima messa domenicale dopo l’elezione. Alla fine della funzione, fuori dalla chiesa, avvenne il breve famoso incontro tra Pietro Orlandi e Bergoglio, con quella frase su “Emanuela in cielo”, riferita poi dal fratello della ragazza scomparsa nell’ 83 in modi diversi a distanza di tempo. I compiti del Custode del sacrario apostolico non sono più quelli del sacrista di un tempo, a partire dal papa avignonese Clemente VI fino a Giovanni Paolo II, ma anche i tesori, compresi arredi sacri e paramenti liturgici si sono assai ridotti nei secoli e la sua parte in questo l’ebbe peraltro anche il Trattato di Tolentino con le sue pesanti indennità a carico della Chiesa. Resta invece intatto il legame esclusivo con l’ Ordine degli Agostiniani, cui appartiene appunto padre Bruno Silvestrini, il quale nel 2000 fece rinascere la Confraternita della Cintura di San Nicola da Tolentino, sciolta nel periodo napoleonico.