Il governatore Luca Ceriscioli
di Martina Marinangeli
Liste d’attesa sorvegliate speciali. Al punto numero uno nell’agenda politica fin dal giorno dell’insediamento a palazzo Raffaello, il loro abbattimento è stato il chiodo fisso del governatore Luca Ceriscioli negli ultimi quattro anni e mezzo. Ed ora mostra orgoglioso i risultati raggiunti, dopo alcuni inciampi nel percorso. «Lo strumento del bonus/malus funziona – esordisce, e lo fa numeri alla mano –le visite programmate sono state soddisfatte al 99%». Il punto sulle prestazioni a lungo termine arriva dopo un mese durante il quale il presidente ha battuto in lungo ed in largo la regione per presentare i risultati del bonus/malus sulle prestazioni brevi (entro 10 giorni) e differibili (visite entro 30 giorni ed esami entro 60 giorni) nelle singole Aree Vaste. Questa mattina ad Ancona ha illustrato gli obiettivi raggiunti sul fronte delle prestazioni programmate (entro 180 giorni). «A settembre, le prestazioni programmate (entro 180 giorni, ndr) sono state erogate nei tempi previsti nel 99% dei casi – sciorina i dati Ceriscioli – 99,7% nell’Av1, 98,7% nell’Av2, 99,2% nell’Av3, 99% nell’Av4 ed infine 98,5% nell’Av5. Ed è migliorata la produzione (1 giugno-30 settembre), passata dalle 121.079 prestazioni del 2017 alle 131.596 del 2018 ed infine salite a 134.340 nel 2019». Ma il risultato è solo un ottimo punto d’inizio per il governatore-assessore alla Sanità, non il traguardo. «I prossimi obiettivi da raggiungere – ha aggiunto – sono far scendere, come prevede l’accordo nazionale tra Regioni, i tempi di erogazione delle programmate da 180 giorni a 120 e fornire la prestazione nell’Av di appartenenza o nel distretto confinante per le aree costiere. Per esempio, Senigallia è nella stessa Av di Fabriano, ma per un senigalliese è più comodo recarsi a Fano anche se è un altro distretto».
Obiettivi che, insieme ad altri, verranno inseriti in una delibera di giunta regionale da approvare entro gennaio. «Vogliamo avviare il bonus anche per le specialità non monitorate e non presenti nel Piano nazionale ma ad alto impatto sociale (ad esempio, visite neurologiche o allergologiche)– continua Ceriscioli- Introdurre strumenti di monitoraggio per migliorare i risultati anche sulle visite di controllo benché per queste non siano previsti tempi di erogazione proprio perché sono di controllo e dunque non urgenti. Creare un sito per il monitoraggio trasparente in cui ogni cittadino potrà vedere qual è la prima visita disponibile per ognuna delle 69 prestazioni inserite nel Piano nazionale. Infine autenticare l’accesso all’App per le prenotazioni con carta di identità elettronica o impronta digitale, per accelerare le procedure”. A settembre sono migliorati i risultati anche sul fronte delle prestazioni Brevi e Differibili salite rispettivamente al 99,5% e al 99,7%. Una stoccata, il governatore la riserva poi ai medici: «quando leggiamo di storie di persone a cui una visita urgente viene assegnata dopo un anno, come se fosse di controllo, vuol dire che chi l’ha preso in carico non ha segnato l’urgenza. In questi casi, saremmo felici di parlare con il paziente perché le cose sono due: o c’è stato un errore, o non si è segnata volontariamente l’urgenza in modo che il paziente si rivolgesse al privato non trovando posto, e magari gli viene anche consigliato da che privato andare».
Anche a questo è legata l’operazione trasparenza che si sta cercando di portare avanti in questo segmento di settore sanitario, tra quelli a cui la cittadinanza è più sensibile. «Vogliamo inoltre rendere più trasparente tutto il meccanismo – conclude Ceriscioli –: collegandosi a un sito sarà possibile vedere per tutte le prestazioni quale è la prima disponibile o quali sono in ‘lista di garanzia’ perché è un fatto che rende a tutti chiaro quello che sta succedendo. Riteniamo che la trasparenza sia ottima per un sistema perché nel momento in cui si è monitorati non ci si accontenta di ottenere il risultato, ma lo si vuole mantenere nel tempo per rispettare l’impegno».
Per la MOC un anno
Aridajie....quesso da li numeri a tuttu scriccu!!!!
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Per chi volesse controllare l’1% delle prestazioni che sfuggono a Ceriscioli, andare su CM dove viene sempre pubblicata la lista di quelli che dicono tutt’altra cosa. Ma il vero scoop è che finalmente dopo anni che Ceriscioli viene “sospettato ” di favorire la sanità pubblica ha scoperto che la colpa e dei medici che invece di scrivere URGENTE la posticipano ad un anno. Quindi dopo Maccione nuovo attacco ai medici: o segnano troppi esami che poi visti i numeri che dà Ceriscioli non dovrebbero comportare alcun ritardo oppure li fanno fare di loro spontanea volontà in ritardo e forse per cercare un facile guadagno. Credo che a questo punto sia doveroso un intervento dell’Ordine dei Medici che non dovrebbero sottovalutare la fantasia del governatore, qualità di cui ha sempre dato particolare sfoggio. Non vorrei che in tutto questo sono quelle visite neurologiche ad alto impatto sociale come riportato nell’articolo che vengono forse da qualcuno non prese proprio in considerazione, anzi disertandole proprio.
E’ normale che le prestazioni programmate si effettuino, il problema sono le liste di attesa e quindi i tempi relativi.