Luci sul palazzo comunale,
Buldorini: «Il tricolore è dell’Ungheria»

APPIGNANO - Il consigliere contro la scelta dell'amministrazione che ha concesso alla ditta Fatam la gestione di una rotatoria per 10 anni in cambio dell'illuminazione della facciata del municipio: «Ritorno pubblicitario che ripaga ampiamente l'azienda. La disposizione dei colori è errata»

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La bandiera ungherese

 

L’illuminazione del palazzo comunale di Appignano, inaugurata la scorsa settimana in occasione del passaggio di Sibillini e Dintorni, si è accesa infuocando la polemica tra amministrazione e opposizione. Il consigliere di opposizione Luca Buldorini denuncia l’errore di posizionamento dei colori scelti per la facciata e posti in orizzontale che rappresentano sì il tricolore, ma quello dell’Ungheria. «La bandiera italiana – scrive il consigliere – è una bandiera a tre colori composta da verde, bianco e rosso partendo dall’asta, a tre bande verticali di eguali dimensioni, così definita dall’articolo 12 della Costituzione, la bandiera dell’Ungheria è un tricolore a bande orizzontali rosso (in alto), bianco e verde. Ma noi cittadini appignanesi, siamo italiani o ungheresi? Un gesto di grande solidarietà da parte di un imprenditore, ha detto l’amministrazione, ma non è così –  spiega Buldorini –  la ditta Fatam ha avuto in cambio dell’impianto l’utilizzo di una rotatoria per un periodo di 10 anni con un ritorno in pubblicità che compensa ampiamente la spesa stimata di 13mila euro. Poi se non si può fare un lavoro corretto meglio una luce bianca. E ‘ poco rispettoso del nostro simbolo nazionale. Abbiamo il palazzo comunale illuminato in modo permanente con il tricolore dell’Ungheria».  

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Il palazzo comunale con le nuove luci

L’intervento sui colori era stato preceduto già da un botta e risposta sull’opportunità di finanziare l’evento Sibillini e dintorni. Il comune con una nota ha spiegato:  «Premesso che Sibillini e Dintorni è un evento finalizzato in primis alla raccolta fondi per il locale comitato della Croce Rossa ma nel contempo è volto alla promozione turistica del territorio, nel caso di specie anche di Appignano e degli altri comuni in cui le auto fanno tappa, ne consegue che questa amministrazione è ben lieta di investire somme per continuare a portare l’evento in Appignano al fine della promozione turistica dello stesso, infatti vengono le auto, gli equipaggi, quindi le persone, la stampa. Tutto ciò porta lustro e visibilità al nostro comune ed alle sue tipicità. Nel contempo questa amministrazione è ben lieta di contribuire a far sì che l’evento possa farsi affinché lo stesso continui a portare avanti le sue nobili finalità di solidarietà»

«Nessuno di noi sostiene o vieta – ha replicato Buldorini – la promozione del nostro territorio e del nostro paese. Quello che contestiamo è il modo in cui è stato fatto, vorremmo in concomitanza di tale evento avere una piazza piena di persone e dare la possibilità ai nostri ospiti di poter fare degli acquisti, vorremmo che i quotidiani riportassero le foto di un evento di successo ad Appignano e che parlassero delle nostre tradizioni e delle nostre piccole e medie attività commerciali. Quello che invece abbiamo potuto appurare con estrema delusione è stato una piazza vuota dove a far da protagonisti non erano le auto e i loro conduttori, ma i soliti membri dell’amministrazione in posa per farsi scattare le foto, inoltre altra cosa più triste è che sui quotidiani e sui giornali on line, non c’è traccia delle nostre tradizioni e delle nostre attività ma si è dato solo spazio a pubblicizzare la grande fermezza di un imprenditore che ha voluto a tutti i costi investire sul nostro paese regalando allo stesso un impianto di illuminazione alla facciata del palazzo comunale, omettendo però di dire che come contro partita gli è stata concessa una rotatoria per dieci anni dove poter pubblicizzare la propria attività.

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Luca Buldorini

In merito al sostegno della Croce Rossa e quindi alla sensibilità mostrata alla stessa associazione posso solo fare i miei più sentiti complimenti, sperando che sia veramente un gesto di grande solidarietà e che non ci sia dietro i soliti giochetti di dare e avere collegati prettamente a regole di partito. Sarebbe imperdonabile».

Poi il capogruppo dell’opposizione analizza i finanziamenti alle associazioni concessi dalla nuova amministrazione: «Voglio difendere la vostra sensibilità verso il mondo del volontariato con il resoconto di quanto dal vostro insediamento avete concesso: Puliamo il mondo 700 euro ( io intanto avrei pulito i nostri bagni pubblici), Sant’Antonio mille euro,  Scuderia Marche 2mila euro, App. Creativa mille euro, Nemesis Planetarium 450 euro, Cineforum 1.629, Giovane Agorà 800 euro (io ne avrei dati almeno il doppio per quanto sono riusciti a fare), Prometeo 400 euro. Detto ciò per dovere di cronaca e per dovere nei confronti di quanti ci hanno concesso di rappresentarli in questo comune, spero di essere stato chiaro sul fatto di quanto possa essere grande il cuore dei nostri amministratori».
 

 

Appignano accende il tricolore sul palazzo comunale



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