Street food senza bagni,
protestano gli chalet

CIVITANOVA - File e assalto ai servizi delle concessioni balneari Arturo e Gigetta per far fronte ai bisogni fisiologici. Né comune né organizzatori avevano predisposto bagni chimici
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Lo Street food al Varco sul mare

 

Street food ma “beach toilet”. Niente bagni chimici a Civitanova nello spazio del Varco in occasione della festa del cibo di strada e le vesciche piene degli avventori che si sono riversati sugli chalet del lungomare sud. Lo sanno bene Alba Cardelli dello chalet Arturo e Gina Patrescu di Gigetta, le concessioni balneari che si trovano proprio di fronte al Varco sul mare e che in questi giorni a cavallo del Ferragosto sono stati presi d’assalto per l’uso dei bagni.

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Alba Cardelli

«La sera di Ferragosto sono dovuta rimanere fino alle 5 per evitare che gli avventori che erano presenti al Varco andassero ad urinare in spiaggia. Sia chiaro, non sono contro lo street food in generale perchè per noi che abbiamo il ristorante non costituisce un concorrente, ma se le manifestazioni si fanno che siano in regola con le norme igienico sanitarie. Non è corretto che noi siamo chiamati ad avere 5 bagni, per uomini, donne, per disabili e chi organizza una manifestazione con centinaia, migliaia di persone, non disponga neanche dei bagni chimici», ha sottolineato Cardelli.

E in effetti in questi giorni al Varco era presente “Summer food” (si conclude oggi) manifestazione con stand gastronomici e animazione e in tantissimi, la sera del 14, hanno atteso lo spettacolo pirotecnico in quello spazio. Che però era sprovvisto di servizi igienici: «Addirittura gli organizzatori venivano a farla da noi – continua la Cardelli – ad un certo punto mi sono accorta che la fila, dai bagni arrivava addirittura quasi al chiosco. Anche un disabile mi ha chiesto la chiave. Ovviamente ho lasciato la possibilità a tutti di raggiungere la toilet anche senza consumazione, ma non è corretto che i miei bagni siano bagni pubblici. Ho dovuto ricomprare carta igienica, sapone e salviette, sono andati esauriti in pochi giorni. Almeno 500/600 persone sono venute da noi per i bisogni fisiologici. E oltre tutto, a ben vedere, considerando pure che abbiamo avuto l’aumento della tariffa dell’acqua ne risentiremo sui consumi». Stesso problema per Gina Patrascu di Gigetta: «C’è stato un vero e proprio assalto ai bagni – ha detto – qui da noi si sono formate lunghe code, abbiamo servizi calibrati sulla nostra attività come da normativa e abbiamo fatto difficoltà a far fronte alle richieste di chi veniva dallo street food. Quello spazio dovrebbe essere usato per spettacoli, mercatini, concerti, se ci fanno cose mangerecce vanno a dar fastidio alle attività commerciali che fanno questo sempre e che sono di Civitanova». E un altro street food è in programma per il 23, 24 e 25 agosto, un food village con animazioni e concerti e stand gastronomici.



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