Paola Taddei declina il rosso,
Gironella inventa lo spritz maceratese

MACERATA - Per il primo appuntamento della terza settimana degli aperitivi culturali la docente di Color design ha fatto un viaggio nella genesi del colore scelto per la stagione del Mof. A conclusione il cocktail a base di Ribona e visciole al sole
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Paola Taddei e Cinzia Maroni

 

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Paola Taddei

di Marco Ribechi

La storia del rosso declinata in ogni sua forma diventa anche un nuovo cocktail. Il primo appuntamento della terza settimana degli Aperitivi Culturali si apre con un viaggio nella genesi del colore che proprio ieri sera ha ravvivato le vie di Macerata per la Notte dell’Opera (leggi l’articolo). Ospite Paola Taddei, ex direttrice dell’Accademia di Belle Arti e docente di color design. Dopo una coinvolgente lettura di Gabriela Lampa di un estratto dell’opera teatrale Red di John Logan Taddei è partita proprio dalla morte del pittore Markus Rothkowitz, noto come Mark Rothko, avvenuta nel 1970 per declinare i significati che nella storia dell’uomo sono stati attribuiti al rosso attraversando il teatro, le arti grafiche, la letteratura. «Rothko si suicidò in bagno tagliandosi le vene con una lametta da barba – spiega Taddei – era l’epilogo di una profonda depressione per un artista maledetto secondo l’idea romantica che la produzione derivi dalla sofferenza. Insieme a Pollock e Klee ha fatto parte di quell’avanguardia che diede un forte impatto visivo all’arte. Rothko detestava Warhol e la Factory, li accusava di aver distrutto il cubismo».

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Matteo Catani

Partendo dalle pitture paleolitiche della grotta spagnola di Altamira: «Il rosso è un colore degli archetipi – spiega Taddei – gli uomini primitivi avevano una tavolozza limitata e attribuivano all’essere cacciatore il colore rosso mentre l’essere cacciati era dipinto in verde. Con l’uomo di Neanderthal invece la pittura diventa anche elemento decorativo e la troviamo in alcune tombe, un po’ come avrebbero poi fatto gli egizi». Il rosso poteva essere ricavato da una pietra chiamata ematite che i romani importavano grezza e lavoravano in un quartiere che si trovava dove oggi è il Quirinale come racconta Plinio in una sua opera. Altri rossi potevano essere ricavati dalla cocciniglia, un piccolo insetto utilizzato anche dagli Aztechi, o dal cinabro, un solfuro di mercurio estremamente velenoso. C’era poi il kermes, ancora oggi usato in campo alimentare con la sigla E120 che dà nome anche al liquore alchermes. «Nel Medioevo in seguito ad alcune leggi il rosso serviva per identificare le prostitute – prosegue la docente – era il colore dei bordelli e per questo oggi si parla di luci rosse».

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La titolare della Sigi

Dall’arte alla filmografia con alcune locandine di pellicole famose: «In Tutto sul rosso il colore assume valore di tragedia – dice Taddei – in 50 sfumature di rosso invece incarna la passione mentre ne La lettera scarlatta tratto dal libro del 1850 è il colore dell’adulterio. Abbiamo poi dei personaggi passati alla storia come Jessica Rabbit che rappresenta la seduzione, Rossella O’Hara di Via Col Vento che in origine si chiama proprio Scarlet e la protagonista della celebre fiaba di Cappuccetto Rosso la cui scelta del colore però non ancora stata chiarita». Rosso è anche il colore del potere come mostrano le cravatte di molti politici o le giacche spesso indossate da Angela Merkel, questo perchè vestire di rosso indica avere una presenza piena. Anche nell’iconografia medioevale il rosso è spesso presente o come colore legato al Graal, o alla mela del peccato originale o infine all’amor cortese. L’incontro si chiude con il rosso culinario nei piatti artistici di Gualtiero Marchesi e con il rosso della politica: «Rivoluzione francese, garibaldini, comunismo, brigate rosse – conclude Taddei – sono tutti elementi ben chiari nel nostro immaginario in cui il rosso ha giocato un ruolo determinante». Durante l’appuntamento su due schermi laterali è apparsa la scenografia multimediale di Matteo Catani sull’idea della battaglia tra rosso e nero. L’aperitivo finale è stato offerto dalla collaborazione tra l’azienda agricola Sigi e Qb – Quanto Basta ed è stato bagnato da un ottimo spritz maceratese ideato dal veterano Enzo Gironella a base di Ribona e visciole al sole. Domani ospite sarà Andrea Panzavolta che presenterà un libro sugli Aperitivi Culturali di Macerata.

 

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Qb

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Lo spritz maceratese di Enzo Gironella

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