Paolo Vinaccia
Camerino e la musica perdono un grande artista: addio a Paolo Vinaccia. Il batterista jazz è morto ieri all’età di 65 anni, dopo aver lottato a lungo contro una terribile malattia. Originario della città ducale, dal 1979 si era trasferito in Norvegia, dove in poco tempo si è imposto nel mondo del jazz, suonando con artisti del calibro di Arild Andersen, Terje Rypdal, Tommy Smith, Palle Mikkelborg, Bugge Wesseltoft, Nils Petter Molvær, Mike Mainieri, Jon Christensen, David Darling. Tantissimi i messaggi di cordoglio, tra cui quello del sindaco Sandro Sborgia. «Camerino perde un grande artista – ha scritto il primo cittadino – noto ben oltre i confini nazionali come batterista e compositore, che ha sempre portato con sé il legame con la sua città. Lo ricordiamo nel 2012, al ritorno a Camerino, quando suonò la sua batteria al teatro Filippo Marchetti. Noi tutti ci uniamo al dolore della famiglia e dei suoi cari».
Tristezza infinita..
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Da Musicamdo Jazz riceviamo:
La scomparsa prematura del grande batterista jazz camerte Paolo Vinaccia lascia un vuoto incolmabile nel mondo della musica e nei cuori di coloro che lo hanno conosciuto e avevano imparato ad amarlo musicalmente ed umanamente. Musicamdo Jazz, nel 2012 aveva voluto organizzare il suo grande ritorno in terra marchigiana dopo 40 anni con uno strepitoso concerto impresso nella memoria di tutti. Nato a Camerino nel 1954, infatti, il batterista aveva lasciato la sua terra trasferendosi dal 1979 in Norvegia e diventando un perno importantissimo del jazz scandinavo. Accanto a lui, negli anni, tantissimi gli artisti con cui ha collaborato. Dal grande amico, compagno di mille progetti, Arild Andersen, a numerosi altri come Tommy Smith, Terje Rypdal, Jon Christensen, Palle Mikkelborg, Bugge Wesseltoft, Nils Petter Molvær, Mike Mainieri, David Darling e tantissimi altri.
Con queste parole il presidente di Musicamdo Jazz, Daniele Massimi ha voluto salutarlo con un post sui social.
«Oggi il mondo della musica perde un amico, un immenso artista, un grande uomo. Ti porteremo sempre nel cuore e ti ringraziamo per averci dato la possibilità di conoscerti e di condividere dei momenti indimenticabili. Eri cittadino del mondo ma il legame con Camerino lo portavi sempre con te. Quei concerti, che abbiamo avuto la fortuna di organizzare dal 2012, dopo 40 anni che eri partito da Camerino, al Teatro Marchetti e nel piccolo Musicamdo Club sono state tra le cose più belle che la vita ci poteva regalare.
Avevamo ancora tante cose da fare insieme e la tua smisurata vena artistica ci priva di tanto.
Volevi dar vita a un laboratorio di musica popolare a Camerino e siamo certi che con te sarebbe stata una esperienza unica al mondo. Un grande abbraccio a Stefano, alla tua cara famiglia e a tutti quelli che ti hanno amato e ti ameranno per sempre. Grazie Paolo Vinaccia e ciao Paolo Jazzo».
Mi dispiace tantissimo,ciao Paolo