Ordinanza per abbattere cinghiali,
la Lac: «Non può farla il sindaco»

SAN SEVERINO - Rosa Piermattei nei giorni scorsi aveva dato disposizioni per ridurre gli ungulati. Danilo Baldini, delegato dell'associazione contro la caccia, sostiene che non rientra nei compiti di un primo cittadino

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cinghiali

 

Il sindaco firma l’ordinanza per abbattere i cinghiali, la Lac interviene: «Non può farlo». Il caso riguarda San Severino dove nei giorni scorsi il sindaco Rosa Piermattei ha deciso di firma una ordinanza per l’abbattimento degli ungulati visto il loro proliferare anche in punti vicino alle case. Secondo Danilo Baldini, delegato Lac (Lega per l’abolizione della caccia) per le Marche c’è «l’illegittimità del provvedimento in quanto, in base alla normativa venatoria, non è competenza di un sindaco quella di ordinare l’abbattimento della fauna selvatica. E’ di competenza regionale o statale. Inoltre, in base a quali e quanti dati o fatti un sindaco può decidere che vi siano i presupposti di urgenza e di tutela della pubblica incolumità per invocare interventi straordinari, come quello di estendere i limiti della licenza di porto di fucile per uso caccia?». Baldini cita una sentenza del Tar della Toscana che lo scorso febbraio ha impugnato e dichiarato illegittima l’ordinanza di cattura e di abbattimento dei cinghiali emanata dal sindaco del comune di Gavorrano, contestandone l’incompetenza». In aggiunta la Lac parla di sei pronunciamenti della Corte costituzionale «sulla tassatività dell’impiego degli agenti provinciali, senza l’aiuto di privati cacciatori e che comunque non rispondono certo ai comandi di un sindaco. Ma come Lac contestiamo anche il metodo adottato, ovvero quello di uccidere gli animali che, visti i precedenti, si è dimostrato essere inefficace e controproducente, in quanto è ormai scientificamente dimostrato che, dove i cinghiali sono stati completamente sterminati ed eradicati, nel giro di poco tempo la stessa area è stata rioccupata da altri esemplari della stessa specie, in numero maggiore che in precedenza, in quanto la maggiore disponibilità di cibo ne aveva fatto anche aumentare la prolificità». Baldini prosegue dicendo: «consigliamo al sindaco di San Severino di prendere in considerazione l’utilizzo di metodi incruenti ed ecologici, sicuramente più efficaci e risolutivi, come il posizionamento di dissuasori ottici ed acustici nei punti di maggiore attraversamento delle strade da parte dei cinghiali» e infine consigliano il sindaco di «revocare l’Ordinanza di abbattimento dei cinghiali e installare questi dissuasori lungo i tratti stradali abitualmente attraversati dagli animali».

Troppi cinghiali a San Severino, sindaco ordina l’abbattimento



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