«Atti opachi e segretario comunale di parte»
Due esposti di Silenzi
contro l’amministrazione Ciarapica

CIVITANOVA - Nel mirino del capogruppo democrat la surroga del consigliere Pezzola nella commissione elettorale e l'Atac che non ha fornito al consigliere i dati della fatturazione dell'acqua nel 2018
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Il capogruppo democrat Silenzi

di Laura Boccanera

«A Civitanova scarsa attenzione alla legalità e trasparenza, atti amministrativi caratterizzati da opacità e con una struttura che cerca di assecondare la volontà della giunta». Pesante denuncia da parte del consigliere comunale Giulio Silenzi che invia due esposti al Prefetto. Silenzi ha scelto la “giornata della legalità”, in programma domani 23 maggio, per far partire due esposti con i quali si denunciano alcune presunte irregolarità avvenute durante l’elezione del consigliere  comunale nella commissione elettorale e sulla mancanza di risposta alla richiesta di alcuni dati e informazioni all’Atac.
Nel dettaglio, il primo esposto riguarda la surroga del consigliere Pezzola nella commissione elettorale avvenuta durante lo scorso consiglio comunale, quando è stato eletto, coi soli voti della maggioranza, Pino Beruschi. Se fossero stati conteggiati i voti di tutti i consiglieri infatti a spuntarla sarebbe stato Marino Mercuri. Ma in quell’occasione il segretario comunale si espresse sul regolamento e avvalorò la bontà del procedimento. Non è così per la minoranza che oggi chiede al Prefetto di esprimersi in merito a quella procedura: «per quella elezione non andava considerato il regolamento comunale, ma la legge nazionale, l’articolo 13 del Dpr 223 del 20 marzo 1967, articolo applicato durante la prima nomina della commissione elettorale all’insediamento del 2017. Stavolta però hanno applicato il regolamento comunale. A nostro avviso quella votazione va invalidata. La commissione elettorale ha adempimenti di legge che possono essere inficiati da questa irrituale commissione e chiediamo al prefetto di intervenire».
E un secondo esposto è in partenza, stavolta nel mirino è l’Atac: il capogruppo del Partito Democratico infatti denuncia la mancanza di risposta da parte dell’Atac sulla richiesta dei dati della fatturazione dell’acqua nel 2018. «Non mi vengono forniti i dati – spiega il capogruppo del Pd – Belvederesi parla di un utile, ma a me i dati vengono negati, anche quelli oggettivi, come quelli della fatturazione e nella risposta l’Atac si firma con “segreteria”. Chi è che invia questa comunicazione? Chi è che ha dato la risposta? Questa dell’acqua è una rapina che grida vendetta. Da parte di amministratori pubblici questi sono comportamenti che non possono essere più tollerati e vanno denunciati e spero perseguiti». Ma Silenzi fa anche altri esempi di mancanza di trasparenza e chiarezza, dalla vicenda del procedimento disciplinare che l’assessore Borroni aveva avviato contro il dirigente Ripari e che poi non ha avuto seguito, fino al caso slot dove una sentenza del Tar ha dato ragione all’operato della questura sottolineando come il Comune abbia in quell’occasione fatto una “misura di favore nei confronti del ricorrente”. Infine l’accesso al registro del protocollo: «ho fatto richiesta nel 2018 – conclude Silenzi  – e ancora non mi hanno dato la possibilità di accedere ad un diritto sancito».



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