Una app per amare il territorio
Straffi: «Ma servono fondi,
nel turismo siamo indietro»

MACERATA - L'imprenditore ha partecipato questa mattina alla presentazione di Play Marche 2.0, lo strumento di edutainment per conoscere la provincia nato dalla sinergia tra istituzioni, aziende e associazioni tra cui la Rainbow. Unimc in prima fila con il rettore Adornato: «L'università è una quotidianità in movimento verso il futuro»

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Il rettore Adornato con Iginio Straffi durante la presentazione di questa mattina

di Alessandra Pierini
(Foto Fabio Falcioni)

«Il turismo è una risorsa importante ma nelle Marche continuiamo a rimanere indietro e il terremoto ci ha dato una brutta botta. Servono fondi». Iginio Straffi, patron della Rainbow, azienda di fama internazionale che produce cartoni animati, ha richiamato l’attenzione delle istituzioni durante la presentazione di Play Marche, app e sito internet che si rivolgono ai più giovani e li accompagnano in maniera giocosa alla scoperta della provincia di Macerata. La Rainbow è stata tra i soggetti coinvolti.

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L’app è stata presentata agi studenti dell’Iis “Matteo Ricci”

A Diego Mecenero de “La Spiga edizioni” che aveva definito Le Marche come una modella vestita col pigiama della nonna, Straffi ha risposto: «Anche in questa occasione non è che le abbiamo fatto l’abito da sera, ma i fondi a disposizione erano pochi e ci siamo uniti tutti per vedere cosa si riusciva a proporre, fortunatamente non ci siamo fermati alle chiacchiere ma abbiamo ottenuto un risultato concreto».

Il risultato è appunto la App Play Marche 2.0, uno strumento divertente ed efficace per apprendere contenuti su 15 personaggi e 15 luoghi di interesse culturale della provincia di Macerata. L’App nasce dal progetto di Distretto Culturale Evoluto della Regione Marche e si avvale della consulenza scientifica dell’Università di Macerata e di Play Marche srl. La realizzazione è stata possibile grazie all’interazione tra una lunga serie di partner pubblici, aziende private e associazioni coordinate dal docente Unimc Roberto Perna.
«Questo progetto – ha commentato il rettore Francesco Adornato – dà idea di ciò che siamo e vogliamo diventare. L’università è una quotidianità in movimento verso il futuro».

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Un momento della presentazione

Il professore Roberto Perna ha sottolineato il suo ruolo di mettere insieme tante forze nel perseguire un unico obiettivo: «Questo dimostra come i progetti che puntano a valorizzare il patrimonio culturale, economico e sociale del territorio debbano basarsi su una approfondita conoscenza di quelle caratteristiche che lo rendono unico e inconfondibile, soprattutto in un’epoca in cui l’uso delle nuove tecnologie  e delle opportunità offerte dall’edutainment rischia di farci porre l’attenzione più sui mezzi che sui contenuti».
Michele Spagnuolo è l’amministratore delegato di Play Marche, spin off che ha curato con altre aziende la programmazione. «Lo scopo era promuovere brand culturali e icone del territorio attraverso nuovi linguaggi di comunicazione e siamo riusciti a fare un buon lavoro. un altro successo dopo quello dell’allestimento multimediale ideato e creato per Casa Leopardi a Recanati».
Presenti anche il sindaco di Serrapetrona Silvia Pinzi e il vice sindaco di Macerata Stefania Monteverde, due tra i comuni che hanno aderito al progetto.

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Iginio Straffi

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