Taglio nella montagna,
il chilometro di strada
che cambia il paesaggio

LAVORI PER IL SISMA - La via del Poggio a Castelsantangelo prima era quasi invisibile. Gli interventi iniziati nel 2018, hanno "scoperto" un pezzo di roccia. L'investimento è di oltre 1 milione di euro e il cantiere è ancora in corso

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La via che procede verso destra è la strada del Poggio dopo i lavori vista dalla frazione di Macchie

 

di Federica Nardi

Un milione e 262mila euro per un chilometro di strada comunale. Un taglio netto nel paesaggio e anche nella montagna dove prima la strada, asfaltata una decina di anni fa e percorsa «da un paio di auto al giorno», dice qualche persona del posto, era appena intuibile nella macchia. La strada “Del Poggio” collega Vallinfante a Gualdo, nel comune terremotato di Castelsantangelo. Ed è, anch’essa, “terremotata”. I lavori infatti sono dell’Anas, appaltati alla Coget nell’aprile del 2018 e ancora in corso.

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L’inizio del cantiere da Vallinfante

Il sindaco Mauro Falcucci spiega che «il terremoto ha mosso tutta la sede stradale. Il comune si è avvalso della norma 189 che consentiva di affidare al soggetto attuatore Anas anche il ripristino delle strade comunali danneggiate dal sisma». La strada è stata infatti inserita nel secondo stralcio (su cinque) delle strade che Anas deve sistemare dopo le scosse del 2016. Inizialmente l’investimento previsto era di oltre 9 milioni di euro, poi scesi a 1,7. I danni segnalati da Anas nel documento relativo alla strada sono: “primo tratto: caduta massi per circa 80 metri. Secondo tratto: frana per circa 1.200 metri. Terzo tratto: caduta massi per circa 400 metri”. Da qui le opere di contenimento necessarie, con gabbiotti pieni di massi rossi che servono a contenere eventuali frane da monte. Sulla stessa strada c’è anche la captazione delle acque del Nera, che finiscono imbottigliate nello stabilimento della Nerea. A pochi passi dal cartello di cantiere infatti un cartello marrone indica una delle risorse ancora intatte nonostante gli smottamenti geologici: “Sorgenti del Nera”. E, sempre lì intorno, c’è anche la fonte degli Uccelletti, che prima ancora dava il nome all’acqua del posto, chiamata così perché al mattino specie diversissime di volatili andavano ad abbeverarsi a un’acqua che sgorga direttamente dalla roccia e finisce poi incanalata nella piccola fontana. E’ poco più su di questo angolo che, piano piano e da un anno a questa parte, i lavori hanno “svelato” anche un pezzo di montagna prima invisibile, modificando quindi anche la visuale sulla vallata dove a destra appare il monte Cardosa e, dietro la curva, si affaccia Gualdo. Ad accorgersene i residenti di Castelsantangelo, ma anche quelli della vicina Frontignano, frazione di Ussita che affaccia sulla stessa vallata. Anche da satellite la differenza tra il primo e il dopo i lavori non passa inosservata.

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La visuale da satellite prima dei lavori, nel 2017

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La visuale da satellite aggiornate al 2018, dopo l’inizio dei lavori

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