di Laura Boccanera (Foto di Federico De Marco)
«Sesto Bruscantini, celebre basso baritono che nel mondo lasciò segni di grandezza insuperata». Da oggi i giardini di piazza XX Settembre a Civitanova portano il nome di uno dei suoi figli più illustri. Così recita la targa che è stata inaugurata questo pomeriggio alla presenza delle autorità locali e della moglie di Bruscantini, Angela Aguadè, arrivata dalla Spagna, dove vive, per l’occasione. Un momento di forte commozione che ha aperto i festeggiamenti per il centenario del cantante civitanovese omaggiato anche con l’intitolazione della stagione lirica di quest’anno. «Sesto ha scelto di morire qui – ha ricordato la moglie – ringrazio tutti quanti si adoperano per tenere viva la sua eredità e auspico che il suo nome possa unire le associazioni culturali che hanno lo scopo di diffondere cultura e musica nel suo ricordo». Un appello che sembra indirizzato a placare le polemiche insorte proprio per il centenario fra amministrazione e Fondazione Bruscantini. «A cento anni dalla nascita ricordiamo uno dei nostri cittadini più illustri – ha detto l’assessore Maika Gabellieri – e i giardini che lo ricorderanno sono quelli più importanti nella città dove il maestro formò tanti allievi. Altre iniziative abbiamo realizzato per valorizzare la sua figura e proseguiremo in altre occasioni ad esaltare quelli che sono i nostri tesori, in nome di una cultura che deve unire e non dividere». Ai giardini anche la banda che ha rallegrato il disvelamento della targa e accompagnato i presenti fino alla palazzina Liberty del Lido Cluana dove il maestro Alfredo Sorichetti ha introdotto la figura di Bruscantini. All’interno del locale in esposizione le foto che gli studenti dell’istituto Bonifazi hanno realizzato durante le prove e la messa in scena delle rappresentazioni per Civitanova all’Opera. Il docente Andrea Rosati ha illustrato il percorso portato avanti dagli studenti e l’allestimento della mostra come “appunti di scena” con gli scatti delle immagini più rappresentative e suggestive. E se al Lido Cluana si celebrava il bel canto, alla biblioteca si festeggiava un altro anniversario, quello per i 50 anni dalla Fondazione con la figura di Sergio Zavatti che proprio il 4 maggio del 1969 la inaugurò. Il sindaco Fabrizio Ciarapica ha ripercorso la storia dell’istituzione che nel 1998 venne trasferita da Palazzo Sforza all’ex Casa del Balilla dell’architetto Adalberto Libera, promotore del Movimento Italiano per l’Architettura Razionale. Oltre alla prestigiosa raccolta di volumi dal 1500, la biblioteca è costituita anche da un fondo librario moderno a cui si aggiungono una raccolta multimediale con circa 1.500 pezzi di materiale audiovisivo fra dischi, vhs, cd-rom e dvd ed una ricca emeroteca che, grazie ad un centinaio di abbonamenti a quotidiani e riviste, arriva a contare più di 30mila periodici. Ricca la sezione ragazzi e i progetti per sensibilizzare all’ascolto e alla lettura come Nati per leggere.
Da sinistra il presidente del consiglio comunale Claudio Morresi, l’assessore Maika Gabellieri, la vedova Bruscantini la signora Angela Aguadè e il Maestro Alfredo Sorichetti
Civitanova omaggia Bruscantini e gli intitola i giardini di piazza XX Settembre
Stagione lirica e giardini nel nome di Bruscantini, ma con la Fondazione è scontro
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