Il colonnello Ascenzo Tocci, Renzo Leonori e Giuseppe Mazzarella
di Mauro Giustozzi (foto di Fabio Falcioni)
Percorsi formativi per l’inserimento nel mondo del lavoro dei militari volontari. E’ l’obiettivo dell’accordo che è stato ratificato questo pomeriggio tra Confartigianato Macerata-Ascoli-Fermo e il ministero della Difesa: l’intesa è stata siglata dal colonnello Ascenzo Tocci, a capo del Comando militare esercito Marche e dal presidente territoriale di Confartigianato, Renzo Leonori, alla presenza del vice presidente Natascia Troli e del presidente di Confartigianato Marche, Giuseppe Mazzarella. Lo scopo della convenzione è quello di agevolare, attraverso l’offerta di percorsi formativi a cura della società di Confartigianato, Imprendere Srl, l’inserimento nel mondo del lavoro dei militari volontari che abbiano prestato servizio senza demerito nelle forze armate e che non trovino sbocchi occupazionali nella pubblica amministrazione o negli altri corpi armati dello Stato.
Da sinistra: il tenente colonnello Diego Zazzaro e il colonello Ascenzo Tocci
«E’ il primo accordo del genere e siamo orgogliosi che si sia concretizzato nelle Marche –ha detto Leonori- anche perché a beneficiarne saranno soprattutto dei giovani che una volta conclusa l’esperienza del servizio militare dovranno ricollocarsi nel mondo produttivo. E tramite la nostra associazione avranno uno strumento di riferimento sia che vogliano aprire una nuova impresa sia che si vogliano riqualificare attraverso appositi corsi di formazione per poi avere l’opportunità di entrare nel mondo del lavoro. Un grazie anche alle forze armate che hanno creduto da subito alla bontà dell’iniziativa». Nello specifico l’accordo con il ministero della Difesa prevede che il Cme Marche Ancona, tramite la propria sezione sostegno alla ricollocazione professionale, metterà a disposizione i dati relativi ai giovani volontari iscritti nella banca dati del Sil Difesa che abbiano palesato la volontà di rendersi disponibili all’effettuazione di colloqui finalizzati sia all’immediato inserimento nell’attività lavorativa sia all’avvio di corsi, stage aziendali o tirocini, anche con il contributo di società collegate o enti di formazione partecipati o convenzionati. «In questo modo ci sarà l’opportunità per tanti giovani – ha sottolineato il colonnello Tocci – che all’età di 21/22 anni hanno svolto un anno di servizio militare in marina, esercito o aeronautica di tornare sul mercato produttivo avendo un percorso di formazione professionale importante grazie a Confartigianato che metterà a disposizione le sue strutture, le sue professionalità, la sua esperienza in questo campo per fungere da supporto a ragazzi che avranno in più nel loro curriculum l’anno vissuto nelle forze armate e le esperienze fatte in questo ambito che possono risultare determinanti poi in ambito lavorativo».
Renzo Leonori
L’intreccio tra banche dati del ministero della Difesa e Confartigianato avverrà tramite la società Imprendere, società che da più di 10 anni si occupa di progettare ed erogare corsi di formazione professionale, stage e tirocini, offrendo ad imprenditori, lavoratori e disoccupati la formazione e l’aggiornamento professionale indispensabili sia per la crescita delle risorse umane impegnate all’interno delle imprese artigiane e nelle Pmi, sia per l’accesso diretto al mondo del lavoro. La banca dati delle forze armate conta al momento, nella Regione Marche, su 120 iscritti fissi, oltre 500 tra i cosiddetti sporadici, mentre a livello nazionale sono 35mila coloro che ne fanno parte, cioè giovani che hanno terminato l’anno di servizio militare e sono in attesa di trovare un’occupazione. «Questo è il primo mattoncino che mettiamo ma io voglio che questa esperienza regionale possa essere lanciata a livello nazionale e lavorerò affinché ciò avvenga –ha tenuto a precisare il presidente regionale Confartigianato Giuseppe Mazzarella- E’ un accordo che garantisce il proseguo della vita lavorativa di tanti giovani che hanno concluso l’esperienza militare e che in virtù della stessa possono contare su un di più da inserire nel proprio curriculum professionale. E’ necessario lavorare sulla formazione perché ci sono tanti settori che richiedono lavoratori ma che non ne trovano: faccio l’esempio della sartoria come della distribuzione o del food. Tramite questo accordo si potrà o iniziare una carriera da imprenditori o riqualificarsi verso uno di questi ambiti lavorativi. Servirà anche a far tornare dopo un anno di militare al mondo civile tanti ragazzi che arrivano con una precisa e rigorosa formazione. Servirà anche alle forze armate a far sapere che una volta concluso quel periodo attraverso questo strumento chi non avrà nel suo futuro una vita militare potrà trovare altri sbocchi occupazionali o formativi».
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Natascia Troli, Giorgio Menichelli e Annalisa Caracini, responsabile Imprendere
Giuseppe Mazzarella
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