Le figlie di Eleonora Giustozzi tagliano il nastro della nuova biblioteca
«Siamo felici di ricordare così Eleonora Giustozzi. Una nostra mamma, una mamma di due meravigliose bambine che frequentano la nostra scuola, una socia fondatrice della San Giuseppe coop sociale onlus che gestisce il nostro Istituto, una mamma che non ci ha mai abbandonato e ci ha sempre sostenuto concretamente con il suo entusiasmo e soprattutto bontà e sincerità».
Così Katiuscia Cassetta, della cooperativa che gestisce la scuola San Giuseppe di Macerata, ha dato oggi il benvenuto ai presenti per l’inaugurazione della nuova biblioteca intitolata a Eleonora Giustozzi, venuta a mancare lo scorso gennaio a causa di una malattia.
La targa
«Non possiamo dimenticare il suo sorriso mentre accompagnava serena le sue figlie a scuola ogni mattina e ricordiamo benissimo lo slancio con cui ha sempre appoggiato ogni nostra iniziativa, fin dall’inizio – ha proseguito Cassetta -. Qui a scuola l’abbiamo vista l’ultima volta proprio il 17 settembre, il primo giorno di scuola di questo anno scolastico e qui crediamo sia rimasta una parte del suo spirito, del suo cuore e qui cresciamo le sue bambine con tanta attenzione e premura. Abbiamo così pensato fosse opportuno continuare a pensare a lei coltivando i nostri ed i suoi sogni e realizzarli per il bene dei nostri bambini, come ha sempre fatto Eleonora. Per questo abbiamo deciso di intitolare a lei la nuova biblioteca, che inauguriamo oggi, alla sua famiglia ed alle sue bambine. Molte donazioni che sono arrivate a loro ci sono state trasferite per contribuire ai costi di restyling e per questo siamo profondamente grati alla famiglia Giustozzi, ad Andrea Bertarelli, alla mamma Rita ed alla zia Anna Menghi per la consueta generosità».
Anna Menghi
Un ringraziamento per un progetto che stamattina alunne e alunni hanno potuto toccare con mano. A tagliare il nastro le due figlie di Eleonora Giustozzi. L’idea di restyling, spiega Cassetta, «nasce dalla necessità di creare un universo scolastico a misura di bambino, popolato da spazi, oggetti, giochi e piante che, nell’insieme, creano un paesaggio di apprendimento denso e razionale, ma libero e fluido». A curarlo le architette Samuela Giustozzi e Federica Ciavattini, insieme alle insegnanti, i pedagogisti, le suore e le stesse classi. Il progetto dell’illuminazione è firmato da IGuzzini e sono arrivate anche donazioni private per acquistare il materiale. Il risultato è una biblioteca diversa da quella “tradizionale”. «Un luogo – spiega Cassetta -, che non dovrà essere più visto come lontano ed inaccessibile o rivolto solo alle riunioni con i genitori, ma zona da vivere tutto il giorno, in cui i libri saranno a disposizione di tutti quei bambini e ragazzi che vorranno approfondire, coltivare la propria curiosità, passioni o magari solo rilassarsi leggendo una bella storia. Ci auguriamo diventi lo spazio propulsivo di tutte le nostre idee future , lo spazio della ricerca e del relax, lo spazio dell’accoglienza e della collaborazione con altre istituzioni e scuole del territorio. Siamo sicuri che Eleonora sarebbe stata felicissima di vedere realizzato questo sogno, che coltiviamo da anni anche insieme a lei e siamo sicuri saremo tutti meno tristi ricordandola ogni volta che entreremo in quello spazio denso di sogni, storie, parole, incontri e futuro. I nostri sogni e quelli di Eleonora non finiranno oggi – ha concluso -, ma presto saremo pronti per realizzare un altro spazio per i nostri piccoli, l’aula di scienze». Già nei prossimi giorni inizieranno anche appuntamenti di lettura con le librerie del territorio. Dopo l’intervento di Cassetta ha preso la parola Filippo Davoli, che ha letto un testo da lui scelto. Presente anche don Gianluca Cerolini per la benedizione, l’assessore Marco Cardarelli e la consigliera Anna Menghi, zia di Eleonora Giustozzi.
Anna Menghi, zia di Eleonora
A destra Katiuscia Cassetta
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Ho visitato la sera del giorno prima dell’inaugurazione la bella biblioteca. Mi ha colpito la sua solarità, la “luce”, l’ambiente spazioso e vitale, la parte dedicata alla “sosta” su puffi, il bel viso di Eleonora che campeggia senza occhiali e che molto, in quello “scatto” somiglia alla zia Anna. Ancora Katiuscia che ha messo, come si di “anema e core” per la realizzazione di questa bella “cosa”, che non sarà mai una semplice biblioteca, ma un luogo di luce e Spirito. Guido