La casa dei sogni di Melania Moschini:
«Qui al sicuro dal terremoto»

BELFORTE DEL CHIENTI - La titolare dell'agriturismo Coroncina vive dal 2014 in una villa realizzata dall'azienda altoatesina Rubner Haus. Rispetto dell'ambiente, qualità dei materiali e adattabilità per edifici dalla montagna, al mare e alla città

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La villa a Belforte realizzata da Rubner Haus

 

di Gabriele Censi

Melania Moschini è una testimonial appassionata per le case di legno Rubner Haus. La titolare dell’agriturismo Coroncina di Belforte del Chienti ha ospitato la visita della delegazione dell’azienda altoatesina nella sua casa realizzata nel 2014 su progetto dell’architetto Laura Passarini. Una villa di circa 140 mq adiacente all’agriturismo di proprietà, che rispecchia un’esigenza fondamentale per la proprietaria: vivere a stretto contatto con la natura e in un ambiente completamente in legno che le ricordasse la casa costruita dal padre dove ha passato la sua infanzia.

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Melania Moschini

«L’emozione di vivere in un ambiente come questo – spiega Melania Moschini –  è dato proprio dalla materia, dal legno, da un ambiente sano che rispetta la mia scelta di vivere in armonia. Nel giro di due mesi la casa dei miei sogni si è realizzata, e aver vissuto qui il periodo brutto del sisma mi ha fatto gridare al mondo intero che una casa di legno dà sicurezza. Una scelta che nasce dal cuore, ho vissuto fin da piccola in una casa costruita in legno massiccio da mio padre e desideravo quindi averne una tutta mia che mi riportasse indietro nel tempo, nei miei ricordi da bambina. Insieme al mio compagno e ai miei amici animali, 7 cani e 3 gatti, avevo fretta di andare a vivere vicino al nostro agriturismo per lavorare senza il problema della distanza casa-lavoro, e ho deciso così di realizzare la casa nello stesso luogo in cui sorge il mio agriturismo. Vivere in maniera naturale è alla base della mia filosofia di vita, per questo l’unico materiale a cui potevo pensare per costruire la casa dei miei sogni era il legno, un materiale antichissimo e totalmente naturale».

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Costruita con materiali naturali quali sughero e abete rosso, quest’abitazione, che rientra nella classe energetica A+, oltre a favorire il benessere di chi la abita, permette un notevole risparmio sui costi di gestione, non incide sull’inquinamento e fornisce al proprietario un immobile destinato a mantenere il suo valore nel tempo.

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Michael Rubner

 

Michael Rubner è una quarta generazione, del gruppo omonimo nato dalla segheria del bisnonno 90 anni fa e poi diventato leader del settore. Rubner fattura oltre 300 milioni di euro di cui 54 nella costruzione di case di legno, ha 1300 collaboratori e oltre 25mila abitazioni realizzate. «Siamo in un territorio di confine – dice Michael Rubner –  e mettiamo insieme la precisione e la puntualità tedesche e la creatività di matrice italiana» La qualità è un tratto distintivo, la Rubner Haus garantisce le sue costruzioni per 30 anni: «Usiamo solo legno, fibra di legno e sughero con una filiera integrata dai nostri boschi al prodotto finito. Solo il sughero lo prendiamo in Sicilia e Portogallo.

rubner-2-325x230 Il risultato è una casa tutta naturale, che respira e che tutela l’ambiente. Case adatte per la montagna, la collina, il mare e la città. Il legno viene tagliato nelle nostre segherie in Alto Adige, Tirolo Orientale e Stiria nel rispetto di standard di qualità elevatissimi, e in parte lavorato direttamente sul posto per ottenere legno lamellare e pannelli di compensato a tre strati. Dopodiché il legname rimanente viene trasformato nei vari prodotti che caratterizzano le diverse imprese del gruppo: nell’impianto in Alto Adige realizziamo le pareti, i solai e i tetti; nel sito in Val Sarentino produciamo le finestre in legno o legno-alluminio, le porte Rubner sono invece fabbricate su misura in tre diversi stabilimenti in Alto Adige e a Belluno»

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Giorgio Pollastrelli

Case che danno il massimo della sicurezza antisismica: «Viviamo in un territorio che ha necessità di costruzione sicure. Il legno trema ma non crolla – spiega Giorgio Pollastrelli, referente per Marche e Umbria -, un caso emblematico sono le nostre case di Norcia del 1979 che sono tutte in piedi  dopo i terremoti del 1997 e del 2016. Altra caratteristica è il grandissimo livello di prefabbricazione che evita l’esposizione alle intemperie durante il cantiere. Il problema delle muffe nelle Sae nasce proprio da questa criticità. Un tetto può essere montato in quattro ore, una casa in pochi giorni». Sempre sotto il profilo dell’ecosostenibilità per costruire una casa di 100mq sono sufficienti 3 camion di materiale contro i 20 di una casa in muratura, con conseguente risparmio di carburante e di emissioni di Co2. Infine, la quantità di abete utilizzata in media per costruire una casa, ricresce in circa 23 secondi».

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