Banca Marche, fallimento evitabile
«Class action dei risparmiatori
La Commissione Ue è colpevole»

IL CODACONS annuncia una maxi causa risarcitoria dopo la sentenza del tribunale Ue con cui è stato dichiarato legittimo il salvataggio di Tercas. Secondo l'associazione Bruxelles sbagliò valutazioni e costrinse l'Italia ad adottare il bail-in dando il via al crac dei quattro istituti di credito, tra cui quello marchigiano.

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Una delle udienze del processo per il crac di Banca Marche

 

Sulla Commissione Europea si abbatte una maxi azione risarcitoria annunciata dal Codacons per il fallimento di Banca Marche, Banca Etruria, Carife e Carichieti. L’associazione dei consumatori, che assiste nei vari processi in corso il maggior numero di risparmiatori italiani danneggiati dalla banche, sta infatti predisponendo le carte legali per un’azione collettiva contro la Commissione Ue, «colpevole – specifica il Codacons – di aver totalmente sbagliato le proprie valutazioni costringendo di fatto il governo Renzi ad adottare il bail-in e azzerando con un colpo di spugna i risparmi degli obbligazionisti dei 4 istituti di credito». Il tribunale Ue, a cui l’Italia aveva fatto ricorso per il salvataggio della Tercas, ha sentenziato che l’intervento del Fondo interbancario è pienamente legittimo. La stessa operazione dunque si sarebbe potuta fare con le altre quattro banche. «La Commissione Ue – denuncia quindi ora il Codacons – si è resa protagonista di un comportamento che ha arrecato danni economici e sociali enormi nel nostro paese, coinvolgendo 12.500 risparmiatori delle 4 banche. Per tale motivo abbiamo avviato le pratiche per una maxi causa risarcitoria collettiva contro la Commissione Europea alla quale saranno chiamati a partecipare tutti gli investitori di Banca Marche». Nei prossimi giorni l’associazione fornirà i dettagli per aderire all’iniziativa legale.

Banca Marche si poteva salvare, fu la Commissione Europea a sbagliare

 



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