Confindustria, focus sull’Ungheria
«Partner ideale per l’Italia»

ECONOMIA - Opportunità per le aziende del territorio per sviluppare il Made in Italy. L’ambasciatore Adam Zoltan Kovacs oggi a Macerata: «Il nostro governo offre tantissimi incentivi per investimenti e per ciò che riguarda l’innovazione tecnologica che rappresenta il futuro». Il presidente degli industriali, Pesarini: «Creare interazioni e scambi commerciali per far crescere entrambe le nazioni. L’obiettivo è una coesione di intenti a livello europeo perché le sfide con Cina e Stati Uniti ci mettono alla prova»

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La riunione in Confindustria con la delegazione ungherese

 

di Mauro Giustozzi (Foto di Fabio Falcioni)

Opportunità da cogliere per il nostro territorio e le imprese che vi operano. Non una delocalizzazione del lavoro ma valorizzazione del made in Italy. Questi gli obiettivi del ‘Focus Ungheria’ che Confindustria Macerata insieme alla Camera di commercio italiana per l’Ungheria ha organizzato in collaborazione con l’ambasciata ungherese in Italia e la Camera di commercio ed industria della contea di Pest. Grazie alla presenza di qualificati esperti nel corso dell’evento sono stati illustrati i vantaggi e le opportunità di business offerte dal Paese dell’est Europa. Soprattutto per il settore manufatturiero, agricolo e dei servizi innovativi. L’Italia è il terzo partner commerciale dell’Ungheria: solo nel 2018 le imprese marchigiane hanno incrementato di oltre l’11% l’export verso l’Ungheria.

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Da sinistra: il presidente di Confindustria Pesarini insieme all’ambasciatore Kovacs

«Certamente il nostro dovere è far conoscere e far avere tutte le informazioni concernenti le possibilità che ci sono in Ungheria – ha esordito l’ambasciatore Adam Zoltan Kovacs -. La nostra economia sta avendo un incremento fantastico, il pil aumenta in modo notevole e questo visto anche le caratteristiche positive del Paese, come la posizione geografica, la manodopera qualificata c’è la possibilità per le imprese italiane di venire nel nostra Paese. I settori dove si può investire in Ungheria sono quelli industriali, agricoltura: vorrei segnalare che l’obiettivo di questo incontro può essere quello di società italiane che possono fare un business development non legato alla delocalizzazione ma aspettiamo quelle imprese italiane che vogliono creare e avere nuovi mercati. L’Ungheria può essere partner ideale per l’Italia, il nostro governo offre tantissimi incentivi per investimenti e per ciò che riguarda l’innovazione tecnologica che rappresenta il futuro. Sono contento di questo invito perché assieme a Camera di commercio italiana-ungherese e Confindustria posso avere la possibilità di incontrare direttamente le aziende che sono interessate a questo tipo di business development».

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Il sindaco Romano Carancini, Kovacs, Pesarini

Dopo i saluti del sindaco di Macerata, Romano Carancini, che ha anche offerto degli omaggi agli ospiti ungheresi, e l’introduzione dei lavori da parte del presidente di Confindustria Macerata, Gianluca Pesarini, hanno preso la parola il presidente della Camera di commercio italiana per l’Ungheria, Francesco Maria Mari, l’ambasciatore Kovacs, Zoltan Vereczkey presidente della Camera di commercio di Pest, Francesco Medei responsabile Pat Regione Marche, Mirco Pierucci, ceo di Floema Design Kft, Massimo Rogante componente del comitato scientifico del reattore di Budapest. «Sono delle opportunità importanti quelle di avere qui da noi la delegazione formata dall’ambasciatore ungherese in Italia, assieme al responsabile della Camera di commercio per creare un’interazione forte tra queste due nazioni –ha ribadito il presidente Gianluca Pesarini –. In particolare con territori come il nostro ricchi di arte, cultura e paesaggio: l’Ungheria ha 10 milioni di abitanti ha usi e costumi che si avvicinano molto alle nostre realtà.

Confindustria_Ungheria_FF-14-650x434L’obiettivo è creare una coesione di intenti a livello europeo perché le sfide con la Cina piuttosto che gli Stati Uniti ci mettono alla prova. Creare davvero massa critica a livello continentale può rappresentare quel volano decisivo per sviluppare i nostri prodotti. Ungheria ricca di cultura che però ha una prevalenza agricola diretta, piuttosto che allevamenti, nella sua produzione che creano un pil pro capite di oltre 16mila euro annui che permettono di valutare il made in Italy come una grande opportunità. Quindi non estirpare aziende italiane da impiantare in Ungheria bensì creare interazione e scambi commerciali che consentono di crescere ad entrambe le nazioni. Le Marche in particolare sono vocate a questo: trasferire le nostre capacità e metterle a fattor comune e guardare avanti per il presente e il futuro». L’Ungheria risulta un paese ancora poco noto agli operatori economici italiani ma che vanta la tassazione più favorevole d’Europa dal 2017 con l’introduzione della flat tax  per le imprese al 9%. «Sono molto contento di essere qui nelle Marche – ha detto Francesco Maria Mari, presidente Camera di commercio italiana per l’Ungheria -. Abbiamo fortemente voluto questo incontro perché io vedo enormi possibilità di sviluppo di questa regine così fortemente attiva soprattutto nella piccola e media industria con l’Ungheria dove la pmi è davvero molto valorizzata. Noi crediamo proprio che grazie a questo incontro fatto con Confindustria, quindi col tessuto produttivo del territorio e con la Camera di commercio possa dare degli sviluppi incredibilmente positivi». L’incontro di è concluso con una serie di incontri diretti fra aziende locali e operatori ungheresi finalizzati a sviluppare concreti e stabili rapporti di collaborazione.

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Il presidente Confindustria in Ungheria

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