La protesta dei comitati dei terremotati indirizzata alla classe politica
di Leonardo Giorgi (foto di Federico De Marco)
«Questa vittoria è per Michele, questa era una gara che a lui piaceva tantissimo, era la sua corsa sulle sue strade. Alla partenza c’era la moglie ed è stato bello vedere la gente che lo ricorda sempre. Michele manca a tutti noi». Finisce con la commossa dedica a Scarponi da parte del vincitore di giornata, Jakop Fuglsang, la quinta tappa della Tirreno Adriatico. Il traguardo di Recanati premia il danese in maglia Astana, compagno di squadra del filottranese Michele Scarponi, tragicamente scomparso due anni fa.
La commozione e la gioia di Fuglsang (180 chilometri in 4 ore, 39 minuti e 32 secondi) hanno chiuso una gara di polemiche extra sportive, che probabilmente si protrarranno ben oltre la linea di arrivo della tappa di oggi.
L’itinerario del pomeriggio ha attraversato i luoghi del terremoto del 2016 ma, come sottolineato nei giorni scorsi dai comitati dei cittadini terremotati della provincia, non c’è stato nessun traguardo nel cratere nonostante l’utilizzo per la promozione di fondi Ue per il sisma da parte della Regione. Per questo motivo anche oggi i comitati hanno protestato, proprio nelle vicinanze dell’arrivo in piazza Giacomo Leopardi. Decine di cittadini terremotati provenienti da tutto il cratere (anche dalla provincia di Ascoli) hanno tirato fuori striscioni e una serie di fogli con la faccia di Pinocchio indirizzati a tutta la classe politica. Come spiegato dai presenti, la protesta era rivolta verso tutti gli esponenti politici (come Renzi, Salvini e Di Mario) che hanno fatto promesse non mantenute di ricostruzione e promozione del territorio.
«La cosa più bella di oggi – ha spiegato Francesco Pastorella, coordinatore dei comitati intervenuti oggi – è la solidarietà ricevuta da molti recanatesi e dal sindaco di Recanati. Abbiamo articolato la giornata in due messaggi. In mattinata siamo stati a Frontignano, a Pieve Torina e a Montecavallo per mostrare all’Italia la bellezza del nostro territorio, la sua forza, la resilienza e per invitare tutti a venire qui, perché stiamo andando avanti. Siamo stati poi a Camerino, per presentare il nuovo corso di Scienze gastronomiche. Nel pomeriggio siamo andati a Recanati per l’arrivo della tappa e, come già detto, abbiamo voluto sottolineare la bellezza di questa gara. Una gara che, proprio per la sua importanza, non ha certo bisogno dei 120mila euro più iva che la Regione ha destinato alla sua promozione utilizzando i fondi Ue arrivati per il sisma. Abbiamo voluto protestare sia contro il governo, poiché la ricostruzione è assente e non ci sono riscontri per quanto riguarda gli interventi necessari, sia contro la Regione: la questione principale è una, i fondi per il sisma vanno utilizzati per il cratere. E’ ora di trovarsi insieme per decidere finalmente il da farsi».
Fondi Ue per la Tirreno-Adriatico, Pieroni: «Veicolo pubblicitario per l’intera regione»
avete ragione ad essere arrabbiati e migliore posto non potevate trovare. in fondo Recanati ha ottenuto parte dei soldi a voi destinati per "sistemare" il colle dell' infinito e altre opere.
Nell’articolo c’è scritto che la tappa ha attraversato le zone terremotate.... non è vero! Nessun paese di quelli presenti nella tappa di oggi è stato colpito dal sisma. Abbiamo protestato anche per questo.
Avete bloccato la strada Regina x 2 ore... vergognatevi.. da macerata x arrivare a porto recanati passando x Montelupone 45 minuti perché i manifesti di strada chiusa stavano all'inizio della regina e a sambucheto dopo l incrocio x Montelupone ... strada bloccata anche x recanati.... organizzazione schifosa
Cristina Rapacci da ciclista ti dico che hai ragione anche nei professionisti l'organizzazione é da rivedere Figuriamoci negli amatori, la nostra Granfondo di Ancona é stata un disastro l'organizzazione
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati