Aria, preoccupano i picchi di Pm 10
Sull’Adriatica punta di 155 microgrammi

CIVITANOVA - Analisi di Legambiente. Il limite è di 40 microgrammi per metro cubo. Valori sopra la soglia in via Marone (media oraria di 42,7 fino ad un massimo di 155 che si è registrato per qualche minuto), e viale Vittorio Veneto (45,6)

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Il Treno verde

 

di Laura Boccanera (foto di Federico De Marco)

Monitoraggio sulla qualità dell’aria a Civitanova, picchi preoccupanti a San Marone, piazza XX Settembre e viale Vittorio Veneto, sforamenti di pm 10 fino a 155 microgrammi per metro cubo.

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Marco Ciarulli responsabile scientifico Legambiente Marche

L’associazione ambientalista ha aperto questa mattina le iniziative del Treno verde, che in questi giorni ha fatto tappa a Civitanova, con una conferenza di presentazione dei dati relativi alla qualità dell’aria in città. Attualmente infatti esiste una sola centralina di rilevamento dell’Arpam nella zona dell’ippodromo Mori. L’obiettivo della verifica voluta dall’associazione e realizzata grazie ai volontari del progetto “Volontari per natura” invece aveva come scopo la prevenzione. Il risultato è in parte rassicurante, ma occorre prestare attenzione ai picchi di particolato che soprattutto in determinate fasce orarie diventano assai preoccupanti con sforamenti ben oltre la soglia ammessa per legge che è di 40 microgrammi per metro cubo. A bordo della quarta carrozza del convoglio ambientalista c’erano Marco Ciarulli, responsabile scientifico di Legambiente Marche, Simone Nuglio, portavoce del Treno Verde, Fausto Del Rosso, direttore di Trenitalia Marche e Massimo Marcheggiani dirigente di Arpa Marche. «L’obiettivo di Legambiente è quello di valutare l’esposizione all’inquinamento atmosferico, spesso inconsapevole, a cui i cittadini sono sottoposti quotidianamente – dice Marco Ciarulli -. Per questo, il 23 gennaio scorso è stato realizzato un monitoraggio in 5 punti “sensibili” della città adriatica, scelti in base alle segnalazioni dei cittadini e dei circoli di Legambiente. In questi punti sono state fatte misurazioni delle polveri sottili della durata di un’ora. Ogni giorno, infatti, i cittadini si devono muovere tra traffico, ingorghi, soste selvagge, esponendosi a una situazione ormai non più sostenibile». I valori registrati di polveri sottili (Pm10) registrati a Civitanova variano tra 25,1 e 45,6 microgrammi per metro cubo (come media oraria). I punti monitorati sono la rotonda nei pressi di via Marone (media oraria di 42,7 µg/mc), il liceo Da Vinci (media oraria di 25,1), piazza XX settembre (31,7), il lungomare vicino al parco pubblico (29,2) e viale Vittorio Veneto (45,6). Tutti i valori medi non destano preoccupazione, mentre bisognerebbe porre maggiore attenzione ad alcuni picchi registrati durante l’ora di monitoraggio in alcuni punti. Questi picchi, seppur di pochi minuti, incidono sulla salute e sulla qualità della vita delle persone che passeggiano, lavorano, circolano in queste zone congestionate dal traffico. Il picco più elevato si è registrato alla rotonda di via Marone dove alle 11,59 si è raggiunto il valore di 155 microgrammi per metro cubo.

treno-legambiente-civitanova-FDM-1-325x217Questa rotonda è molto trafficata perché si trova sulla statale Adriatica ed è anche una zona ricca di attività e pedoni. In viale Vittorio Veneto, invece, il picco più elevato si è riscontrato alle 20,22 con 52 microgrammi per metro cubo, mentre in piazza XX Settembre, il valore massimo registrato è stato alle 15,50 con 43 microgrammi per metro cubo. Il dirigente dell’Arpam, Massimo Marcheggiani, ha spiegato le motivazioni per le quali le centraline fisse a Civitanova non sono nei punti maggiormente trafficati, ma in una zona collinare di campagna: «il territorio regionale è stato suddiviso su zone sulla base della popolazione individuando aree che per urbanizzazione e popolazione sono considerate più a rischio come Ancona – dice Marcheggiani -, poi c’è un’altra categoria che riguarda le città della fascia costiera come Fano e San Benedetto i cui dati sono assimilabili a quelli di Civitanova e poi una fascia medio collinare e sub urbano. E’ vero che a Civitanova non viene misurata la qualità a livello cittadino, ma vi sono le medesime condizioni che si registrano a Fano e San Benedetto per cui i dati sono considerati assimilabili». Presente anche Giorgia Belforte, del circolo cittadino che ha ricordato i progetti sui quali le amministrazioni dovrebbero riflettere e puntare come piste ciclabili, fermate sul territorio urbano del treno Civitanova Albacina e pedibus per i piccoli per evitare la concentrazione di veicoli all’ingresso e all’uscita dalle scuole.

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