Edoardo Marabini
Al via il 15 febbraio la campagna d’ascolto dei cittadini di Potenza Picena. L’appuntamento fissato da Edoardo Marabini, candidato sindaco, alle 21,15 nella sala Boccabianca. «Ragionare insieme – dice -, ci aiuterà anche a lavorare insieme per contribuire al bene e al bello per la nostra comunità, con la consapevolezza che il futuro dipende da ciascuno di noi». Marabini, sceso in campo dopo un appello firmato da decine di cittadini e con l’endorsement del Pd locale, già da qualche mese sta lavorando al progetto politico da portare alla sfida elettorale in primavera.
Un progetto che Marabini sintetizza così: «Cura e rispetto per l’ambiente, attenzione alla qualità della vita, partecipazione, trasparenza amministrativa, sviluppo e turismo sostenibile, comunità. Sono queste le parole chiave che caratterizzeranno il nostro programma e a partire dalle quali stiamo declinando il progetto civico a sostegno della mia candidatura a sindaco». Alcune idee sono già sul tavolo di lavoro. «Porto Potenza deve avere una risposta, non più rinviabile, all’esigenza di una adeguata presenza di servizi comunali che potrebbe trovare attuazione nella realizzazione di un centro pubblico e civico dove ora sorge l’edifico dell’ex scuola elementare – propone il candidato-. È doveroso affrontare anche il tema dell’utilizzo del complesso del “Florida”, luogo simbolo dell’identità cittadina. La demolizione del casello fatiscente sul belvedere e il prolungamento di quest’ultimo con una passeggiata “sopraelevata” fino al ponte sul fosso a mare, la manutenzione e la difesa della costa insieme ad una viabilità differente e più sostenibile, sono obiettivi su cui si misurerà il nostro impegno». Per Potenza Picena invece Marabini vuole puntare «su una politica di valorizzazione e di recupero del centro storico, perla troppo spesso dimenticata del nostro comune. La situazione di abbandono è evidente ed il problema è indubbiamente complesso. Riteniamo che sia necessario migliorare la cura del decoro urbano, incentivare il recupero del patrimonio edilizio esistente, riqualificare i luoghi di incontro, favorire la nascita di attività legate alla ricettività leggera e diffusa, incrementare la mobilità dolce e a misura d’uomo. Investire sulla capacità operativa e aggregativa dell’associazionismo, favorire e promuovere iniziative culturali di ampio respiro, che alimentino la partecipazione alla cosa pubblica, che siano da stimolo per la riflessione, che nutrano l’ormai quasi perduto spirito critico. Inoltre esaltare esperienze positive come quella del Mugellini Opera Festival, potenziare l’attività della biblioteca fino a farla divenire un vero e proprio polo di promozione culturale e favorire iniziative per il rilancio di attività di artigianato e agricoltura locale. Inoltre – conclude -, è necessario avviare un confronto serio con i Comuni vicini, in particolare Montelupone, per possibili sinergie ed azioni comuni nell’ottica di una comune valorizzazione di entrambe le realtà, di una pianificazione unitaria e di un’amministrazione più efficiente».
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