di Monia Orazi
Quaranta euro di multa per essere entrato, senza autorizzazione, nel cantiere di una chiesa a Castelsantangelo, durante i lavori di messa in sicurezza, senza essere accompagnato dai vigili del fuoco. E’ questa la condanna tramite decreto penale che il giudice Domenico Potetti ha comminato al sindaco di Matelica Alessandro Delpriori, che di professione fa lo storico dell’arte. A rendere noto l’episodio sui social è stato lo stesso primo cittadino, che racconta di essere andato a Nocelleto di Castelsantangelo il 25 aprile del 2018, e di aver messo in salvo degli affreschi grazie al suo intervento. Racconta Delpriori: «Il 25 aprile scorso sono andato a Nocelleto e, curioso, sono andato a vedere il cantiere della messa in sicurezza della chiesa di Santa Maria in Castellare, bellissimo esempio di chiesa francescana con affreschi molto importanti. Uno dei monumenti che avevo, con tanti amici, segnalato pure al ministro Franceschini. La ditta incaricata dall’arcidiocesi di Camerino aveva lasciato il cantiere aperto con tanto di “self service” di pezzi di altari per ogni avventore e con il bobcat stavano portando via macerie, affreschi e tutto quello che c’era, distruggendo deliberatamente un patrimonio che per secoli era stato custodito e conservato dai francescani prima e dagli abitanti poi.
Una ruspa tra le macerie della chiesa
Tutti affreschi scoperti dopo il terremoto del 1997 e in gran parte ancora da studiare bene». Preoccupato per la situazione, lo storico dell’arte aveva segnalato il problema alla Regione: «Rimasi interdetto e scrissi una mail di “denuncia” dello stato delle cose – prosegue il sindaco -. La Regione, responsabile del finanziamento ha fatto egregiamente il suo lavoro bloccando quel cantiere e riappaltando la messa in sicurezza ad altri. Questi restauratori, sapendo che mi sono occupato per anni di pittura marchigiana di quell’epoca, mi hanno chiamato a vedere le novità che stavano uscendo durante i lavori e nel mese di novembre sono tornato a Nocelleto. Nello sfacelo del sisma, quel lavoro era finalmente stupendo. La tristezza nel vedere una chiesa così ridotta male era in parte consolata dal lavoro che stavano facendo». Il finale a sorpresa oggi, con la consegna al sindaco del decreto penale di condanna «a pagare 40 euro di multa per essere entrato nel cantiere – dice Delpriori -. Che tra l’altro non era chiuso. Questa è la gestione della Soprintendenza e dell’Arcidiocesi di Camerino. Tutto deve rimanere segreto e guai a dare una mano, la volontà della distruzione totale è quindi una scelta di questi enti. Nocelleto è solo una chiesa, chissà quanto hanno già fatto altrove. Prendessero esempio dall’Umbria, esempio virtuoso».
Alcuni reperti della chiesa
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Siamo alla follia pura. Si parla sempre di cultura ed arte poi, quando qualcuno la difende viene punito. Non se la prenda sindaco, il suo torto è di essere acculturato e non aver ancora capito che in Italia regna l’ignoranza pura, spesso condita con il solo dio quattrino. Io, per quel che vale, gli sono grata per il suo intervento.
Anche queste azioni punitive fanno parte di quella burocrazia che blocca il nostro paese. Come poteva un critico d’arte girarsi dall’altra parte e far finta di niente? Sindaco Delpriori hai fatto benissimo saluti Ivano Tacconi