Odissea bianca per una pendolare di Montecassiano che questa mattina muovendosi tra treni e autobus ha impiegato 4 ore e mezza per arrivare a Castelraimondo, dove la donna lavora. Una odissea che la pendolare ha vissuto questa mattina con la nevicata caduta in provincia, tutto sarebbe nato da una o due piante cadute. «Ore 6 vado a Macerata. Il terminal dei bus completamente innevato (come si vede nella foto che ha scattato alle 6,45, ndr) – racconta la pendolare –. Arrivo alla stazione. Treno in orario. Ci fermiamo a Tolentino, già con 20 minuti di ritardo, perché tra San Severino e Tolentino c’è una pianta caduta che ostruisce la ferrovia (credevo tagliassero almeno le piante quando ad agosto chiudono la tratta un mese per la manutenzione ordinaria). Ci fanno scendere dicendoci che il treno sarebbe servito per portare gli operai sul posto. In realtà il treno rimane fermo. Il capotreno, solo su gentile richiesta, ci comunica che sarebbe arrivato un bus sostitutivo». Così per i pendolari in viaggio verso l’entroterra passano altri 20 minuti e l’autobus parte «per non farci mancare nulla all’interno ci piove, ma vabbè, male minore. Ore 10 l’autobus arriva alla stazione di San Severino ma ci fanno scendere perché nel frattempo arriva il treno. Si riparte. Arrivo in azienda alle 10,30» racconta. La pendolare in mezzo all’odissea che ha vissuto ringrazia «l’autista dell’Apm Macerata di turno a quell’ora che aveva il mezzo già con le catene montate e quello della Contram. Hanno guidato in maniera impeccabile e sono stati di una gentilezza unica. Tutto questo per una pianta. Forse due».
Beata lei ! Io 3 ore x arrivare da Castelraimondo a Camerino (13 km)
Forse la signora non sa (o fa finta di non sapere) che anche se le piante vengono tagliate possono comunque cadere sui binari a causa della neve; forse la signora non sa (o fa finta di non sapere) che tra Tolentino e San Severino la linea passa in mezzo al nulla ed è praticamente irraggiungibile se non con il treno; forse la signora non sa (o fa finta di non sapere) che già c'era un altro treno in linea fermo per lo stesso motivo e quindi il suo treno non sarebbe potuto partire in ogni caso. Ultima cosa ma è anche la più importante: forse la signora non sa ( o fa finta di non sapere) che anche il personale del treno subisce lo stesso disagio che subisce lei e che anche loro si sono dovuti presentare in stazione alle 6:45 per effettuare quel treno. Forse la signora farebbe meglio a stare zitta e avere più pazienza per questa situazione di disagio che coinvolge tutti.
Prevenzione, prevenzione = sale, sale.
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infatti è risaputo che il sale riesca a sciogliere gli alberi caduti, senza provocare alcun danno a binari e traversine ;p