Luca Ceriscioli mostra l’atto
«Uno spazio per la collettività all’insegna del rilancio dopo la ricostruzione». Con queste parole il presidente della Regione Luca Ceriscioli ha annunciato lo stanziamento di 3,2 milioni di euro per il recupero della chiesa di San Giovanni a Macerata, lesionata dalle scosse del 2016. Si tratta di fondi europei messi a disposizione delle aree terremotate, che la giunta regionale ha assegnato con una delibera al restauro e alla messa in sicurezza del luogo di culto. «Una chiesa che servirà certamente alla diocesi – ha spiegato il governatore – ma con l’obiettivo di renderla disponibile anche per Unimc e per il Comune».
Ma lasciate stare le chiese e date i soldi per le case degli umaniiii
Politica e Chiesa prendono tutto, com'è sempre stato. Chi è che non lo sapeva? Pensate ancora che a qualcuno di loro freghi qualcosa del popolo?
Professor Ceriscioli sulle S.A.E. ammuffite non dice nulla invece?
Ritengo che in primis sarebbe stato indispensabile utilizzare fondi e manodopera per la sistemazione delle abitazioni delle povere persone che dopo moltissimo tempo si ritrovano ancora a vivere (o per meglio dire sopravvivere) in strutture fatiscenti, fredde, al limite della disperazione; una volta fatto questo poi sarebbe stato altresì giusto pensare anche alla sistemazione dei luoghi sacri ma solo in un secondo tempo; alle funzioni religiose se si ha fede si ha la gioia di partecipare anche se vengono svolte in una capanna ma vivere in una pseudo-stalla invece è disumano, impossibile e molto molto ingiusto.
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Non si è proprio capito perché la Chiesa serve anche al Comune e ad Unimc. Sembra una scusa.
Mai sentito parlare di Trinità, ma non dell’interprete del figlio di buonadonna insieme a Bud Spencerdella fortunata serie della simpaticissima coppia ma di quell’altra Trinità che a Macerata è appunto così composta. E all’interno di questa Trinità, si muovono tutti gli interessi tra cui all’ultimo posto quelli culturali, religiosi ed amministrativi.
3 milioni per il recupero della chiesa per officiare i funerali di chi soccombera’ agli stenti del dopo terremoto!!Chiesa e politica :il pozzo senza fondo.
Davvero difficile rilasciare un commento su questo problema. Quello che pero’ mi sento di dire e’ che Macerata tempo fa pullulava di chiese ! Erano tutte belle, sempre aperte,continuamente visitate da fedeli nostrani e stranieri. Quasi tutte avevano un parroco o un incaricato della Diocesi ! E poi cosa e’ successo ? E’ iniziato un innaturale smantellamento e adducendo ,come scusante, che non c’erano sacerdoti ! Chiusa quella delle monachette ,poi San Paolo, Poi San Filippo e infine la bellissima S.Giovanni Si dice che siano stati spesi quasi due miliardi per costruire la Redemptoris Mater come centro di formazione sacerdotale ! Ce ne sono circa una quarantina di questi futuri sacerdoti Perche’ non utilizzarli ,nel frattempo,dando a loro l’incarico di tenerle aperte invece di trasformarle tutte in musei o sale di convegni vari ? D’accordo con il Sig.Bompadre : Politica e Chiesa vanno sempre d’accordo !
Bene pensare prima alle case e poi alle chiese, ma pensate che sarebbe utile e piacevole avere, in pieno centro storico, un rudere inagibile e diroccato? Magari transennato e pericolante? Nascondiglio per topi e piccioni o covo per sbandati? Allora invece di criticare e accusare ringraziate che qualcuno si occupi di tenere pulita e ordinata la vostra bella città, gradevole e invitante per i turisti e lontana dall’incuria e dal degrado.
Forse ha senso lavorare parallelamente per riparare case e chiese.