Le elezioni universitarie si sono chiuse oggi con la vittoria di Officina Universitaria. La lista di Blocco studentesco, vicina a Casa Pound, alla fine ha ottenuto zero seggi. Ma tante le tensioni che si sono create all’ateneo da quando la lista è stata presentata. Tensioni che sarebbero sfociate anche nella notte universitaria, una volta chiusi i seggi (da questa mattina era iniziato lo scrutinio). Un episodio avvenuto in via Gramsci è al vaglio della polizia. Qualcuno parla di un ragazzo vicino ai centri sociali che sarebbe stato aggredito e («preso a cinghiate») secondo una testimone. Al momento però non ci sono state denunce e nessuno si è presentato al pronto soccorso. La vicenda è al vaglio della polizia che avrebbe in mano la segnalazione di persone che giravano con delle cinghie e di scontri verbali. Ma se l’episodio resta da chiarire, quello che è certo è il clima di tensione in città, che va avanti da mesi dopo l’omicidio di Pamela Mastropietro e del raid razzista di Luca Traini.
Scritte sono comparse (pare sempre nel corso della notte) a Macerata vicino alla casa del candidato di Blocco studentesco alle elezioni universitarie, Nilo Di Pietro («Nilo torna ad Ascoli»). Un primo episodio invece c’era stato quando gli esponenti di Blocco studentesco erano andati a consegnare le liste in rettorato. E un altro ancora l’11 novembre quando c’erano state tensioni al banchetto allestito da Casapound in via Garibaldi quando 25 persone (secondo quanto aveva riferito Nilo Di Pietro) hanno gettato a terra del materiale informativo. Alcuni studenti di liste legate alla sinistra dicono di aver ricevuto «minacce su internet. Ne ho ricevute sia io che altri ragazzi. Avvengono tramite profili Instagram che poi vengono subito chiusi» racconta una studentessa impegnata con le elezioni universitarie. Anche una docente di Unimc aveva preso posizione raccomandando agli studenti di andare a votare perché il rischio era che vincesse Blocco studentesco.
«Ho stigmatizzato l’uscita della professoressa» dice il rettore Francesco Adornato, che sulle elezioni dice: «si sono svolte in un clima sereno. Le elezioni sono state regolari, nessuno degli addetti ha verbalizzato niente di particolare. Penso ci sia da segnalare un clima molto positivo. Il voto si è svolto in modo tranquillo». Le elezioni si sono concluse oggi. Questo l’esito, non ancora ufficiale ma molto vicino al dato reale: “Officina universitaria” è la prima lista, rappresentata in tutti i dipartimenti: ha un seggio in Senato accademico, uno nel Cda e 7 nel Consiglio degli studenti. “Run” è seconda ed è rappresentata in tutti i dipartimenti esclusi Economia e Giurisprudenza, ha un seggio nel Senato, uno nel Cda, 4 nel Consiglio studenti. “Obiettivo studenti” è terzo con un seggio in Senato e 4 nel Consiglio degli studenti. “Blocco studentesco” e “Azione universitaria” hanno zero seggi.
(Gian. Gin.)
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