di Gabriele Censi
Un festival per celebrare i 150 anni dell’Agraria a Macerata, una scuola che ha segnato la storia economica e sociale di un territorio tradizionalmente vocato all’agricoltura, e che oggi con l’evoluzione tecnologica torna centrale nel panorma dell’offerta formativa e con una grande attrattiva per molti giovani.
«Le famiglie ci scelgono perchè – spiega la dirigente Antonella Angerilli – i ragazzi che frequentano la nostra scuola chiedono un’alta formazione professionale e sono a contatto con la natura e l’ambiente, acquisendo una capacità di adeguamento a varie situazioni». Tra le numerose iniziative per il 150esimo stamattina un evento dedicato al ricordo degli studenti morti nella Grande Guerra in coincidenza del centenario del primo conflitto mondiale. Una guerra che è stata una carneficina ma che allora una parte degli italiani accolse con entusiasmo, su questo tema l’intervento del professore Angelo Ventrone che ha catturato l’attenzione dei tanti studenti presenti nell’aula magna dell’istituto. Prima della lezione l’esposizione del lavoro svolto dai ragazzi guidati dalla professoressa Grazia Di Petta. Un percorso partito tre anni fa con il progetto “Pietre della memoria”. Una lapide all’ingresso dell’edificio principale ricorda le vittime della guerra del 1915/18 che avevano studiato all’Agraria.
Dopo l’introduzione della dirigente Angerilli, il presidente del comitato per i festeggiamenti “Ita 150”, Mirko Grasso, insegnante di lettere, ha dato la parola agli ospiti intervenuti: Paolo Giusti, delegato dal prefetto di Macerata, l’assessore Marco Caldarelli per il Comune, Enrico Sebastiani, tenente colonnello del comando regionale dell’Esercito, Gilda Coacci, presidente dell’Associazione nazionale mutilati ed invalidi di guerra di Macerata, e il direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale Marco Ugo Filisetti. Presente anche una rappresentanza del corpo degli Alpini e numerosi ex docenti e studenti della scuola, in chiusura ha preso la parola commosso anche l’ex dirigente Aldo Rinaldi.
La settimana del festival prosegue domani sempre in aula magna dalle 8,30 con “Macerata, il suo territorio e le acque”. Presentazione del volume “Fonti Fontane Lavatoi Fontanili. Le acque nel Comune di Macerata” (Edizioni Simple 2018). Intervengono gli autori Silvano Iommi, Giorgio Pasquali e Mariella Troscé. E sabato 20 alla stessa ora con “Terra e legalità”. Incontro sul tema della legalità, del territorio e del rispetto dell’ambiente con “Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie” e il giornalista Sandro Ruotolo, infine l’inaugurazione della capannina meteorologica realizzata con il contributo dell’Iis “G. Ferraris” di Settimo Torinese.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati