«Villa Eugenia non è stata tolta alla collettività, sono decenni che è chiusa. Il comune ha rinunciato ad una causa, non ad un diritto, in questo modo invece potrà tornare ad essere utilizzata, abbiamo buone possibilità che il parco sia aperto al pubblico». A trattativa conclusa (l’Ente rinuncia alla prelazione sull’acquisto della storica dimora dei Bonaparte e incassa 220mila euro dal privato), il sindaco Fabrizio Ciarapica torna a ribadire le ragioni della sua scelta di chiudere il contenzioso che dura da anni, iniziato sotto la giunta Marinelli e che sarebbe andato a sentenza a breve. «Se Silenzi in questi 5 anni non avesse dormito, forse Villa Eugenia già poteva essere riutilizzata dalla collettività – dice Ciarapica – è vero che in caso di vincolo artistico l’ente può esercitare il diritto di proprietà, ma non è un obbligo. E’ la stessa cosa avvenuta con Villa Conti. Sulla scrivania di Corvatta c’era la prelazione per Villa Conti, ma nessuno l’ha rivendicata, il comune non ha esercitato la prelazione e nessuno è stato coinvolto nella scelta, e oltretutto il parco di Villa Conti davvero era della collettività, ricordo concerti, manifestazioni. Se Silenzi e Corvatta volevano Villa Eugenia perché non c’era un euro in bilancio?». Ciarapica difende la propria scelta che a suo avviso ha messo in sicurezza il comune anche da ulteriori cause ed esborsi: «Il Comune ha rinunciato a una causa che anche avesse avuto esito positivo avrebbe costretto l’Ente a rifondere alla proprietà il valore di 1,5 milioni di euro e a mettere in sicurezza l’immobile con almeno 2 milioni di euro. In questo modo invece si consente al privato di utilizzare quell’immobile. Non abbiamo perso nulla, anzi abbiamo restituito un bene alla città perché il privato pur facendone l’uso che meglio crede, ha degli obblighi sull’utilizzo. Sono convinto che il parco, dopo l’intervento, potrà essere utilizzato dalla città, nei prossimi giorni avrò un incontro coi proprietari e credo che anche da parte loro ci sia questa volontà».
Villa Eugenia, proposta di delibera perché il Comune ci ripensi
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Chiedete anche il comodato d’uso perenne per alcuni locali oltre al parco!
civitasvolta@gmail.com
Si con l’affare che hanno fatto, gli danno il comodato per l’uso perenne. Sul parco minimo metteranno leoni, cobra e pantere.
Certo che con l’aggiunta di appena 220.000 euro, euro..in più euro in meno, l’affare è da definire almeno almeno, colossale.
Stavolta Ciarapica ha toppato alla grande. Io me ne sarei stato zitto, sapendo che qualcuno è contrario, qualcuno a favore e qualcuno completamente indifferente, prima o poi si sarebbe passati a qualche altro elemento di discussione che in un vicino futuro non mancherà di assorbire l’attenzione cittadina e questa storia avrebbe sì, lasciato un po’ o tanto amaro in bocca ma sarebbe finita nel dimenticatoio o nel mucchio delle cose che si potevano fare ma che non si sono volute fare o non potute fare, secondo i vari punti di vista. Lasciando adesso dubbi di qualsiasi carattere che operazioni del genere creano sempre, possiamo dire con certezza che la famosa frase ” attaccarsi sugli specchi “, trova qui la sua massima spiegazione. Chi non sapeva che cosa potesse significare ( è quasi un assurdo, però tutto può essere ), adesso potrà affermare di aver imparato qualcosa in più. Ma che significa, ci faranno ogni tanto vedere il parco? E poi perché dovrebbero farlo una volta che chiaramente al posto della villa sorgerà un resort od altro e gli ospiti che magari con una bella piscina anche coperta di inverno, posso immaginare quando sarebbero felici di vedere estranei nel parco a disturbare la loro quiete sicuramente ben pagata. A volte se ne dicono di cose senza senso pur di trovare qualcosa che scusi un nostro comportamento non molto accettato, ma qui si esagera. Matti sì, ma mica scemi.