Morte di Azka, sentita la madre della 19enne morta lo scorso 24 febbraio. La procura ha sentito la donna, che da tempo è tornata a vivere in Pakistan, nel quadro delle indagini per ricostruire cosa sia accaduto la notte del 24 febbraio. Il padre di Azka, Muhammad Riaz, era stato arrestato per omicidio preterintenzionale. Quella notte la 19enne si trovava in auto con lui quando lungo la provinciale 485 a Trodica di Morrovalle era scesa dall’auto e lì era stata travolta da una vettura. Qui le versioni di accusa e difesa confliggono. Per la procura Azka è stata investita da un’auto mentre si trovava a terra sulla carreggiata, le ipotesi degli inquirenti sono che o stava lì perché fuggiva dal padre o il padre l’aveva picchiata. Per la difesa invece la ragazza era scesa dall’auto perché la vettura non funzionava bene. Quando il veicolo era ripartito il padre aveva fatto un tratto di strada per poi svoltare e tornare a prendere la figlia che per raggiungerlo aveva attraversato la strada venendo investita. Per fare chiarezza sulla vicenda la procura ha deciso di sentire anche la madre. Al momento cosa gli investigatori le abbiano chiesto non è emerso ma è possibile che lo scopo sia quello di ricostruire i rapporti tra la ragazza e il padre. L’uomo deve rispondere anche di violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia sulla 19enne. Il reato di maltrattamenti gli viene contestato anche per gli altri figli. La famiglia di Azka viveva a Montelupone e si era poi trasferita a Recanati dopo il sisma.
(Gian. Gin.)
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A ben guardare la vicenda presenta analogie con la vicenda della povera Pamela Mastropietro.
Mi spiace Iacobini ma le assicuro che sta banalizzando due situazioni complesse che nulla hanno a che vedere tra loro se non per il fatto che entrambe hanno come epilogo una tragedia. Ambienti, stili di vita, problemi completamente non sovrapponibili. Mi preme tuttavia precisare che Riaz il padre della ragazza nulla aveva a che vedere con il mondo della bassa delinquenza. Il suo delitto è invece molto più assimilabile alle situazioni di femminicidio tanto declamato in questo periodo e legate all’ambiente familiare visto in termini di possesso.
Per Iddas. Ha ragione, quella di cui qui si tratta non è bassa delinquenza, no, invece sono normali dinamiche familiari!
Si Aldo, ho ragione e ,a tal proposito le rivelo che un corso di lettura e comprensione del testo non sarebbe un toccasana per soli stranieri ma anche per vari italiani con le stesse evidenti difficoltà cognitive.