Divieto di balneazione al lungomare sud di Civitanova. La stagione balneare si chiude col divieto di tuffi e bagni. Il nubifragio del 2 settembre ha influito anche sulla balneabilità della costa maceratese. Questa mattina il sindaco ha firmato l’ordinanza col divieto di balneazione: sforati i parametri dell’escherichia coli e degli enterococchi. Il divieto riguarda il litorale sud (al momento non è interessato il lungomare nord) nel tratto da I due Re al Lido Cristallo, il tratto successivo di fronte all’ex cantiere Sefa tra lo chalet Lido Cristallo e Caracoles e il tratto a 400 metri nord della foce del fiume Chienti, tra lo chalet Caracoles e il fosso Trabocco. Le analisi da parte dell’Arpam sono state effettuate ieri e saranno ripetute giovedì.
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Oltre ad analizzare le acque del litorale credo, sia arrivato il momento di fare delle verifiche severe e dei controlli complete di analisi alle acque dei fiumi che sfociano nel nostro litorale, lungo il corso di torrenti e fiumi in modo particolare in prossimità di aree industriali e di aziende agrarie con allevamenti di bestiame.
Il grave problema, a mio avviso, nasce da queste realtà. Ed una volta accertate le responsabilità bisogna intervenire severamente con quanto previsto attualmente dalla Legge senza sconti.
Chi d’estate, dalle Marche e da fuori, passa le vacanze sulle coste marchigiane avrà oramai capito che le bandiere blu non sono affatto garanzia di acque adeguatamente pulite per tutta la stagione. E allora l’amministrazione regionale dovrà inevitabilmente adottare importanti misure correttive per gli scarichi, per i depuratori pubblici e privati, eccetera.