di Gabriele Censi
Raggiunti i 19 anni di teatro e arte di strada, il festival Artemigrante creato da Marco Cecchetti fa il salto di qualità e diventa riferimento nazionale per il circo contemporaneo grazie alla consolidata collaborazione con El Grito. E’ arrivato il riconoscimento del ministero e il conseguente finanziamento triennale del Fus, come per il Macerata Opera Festival e Appassionata.
«I passi sono piccoli e si vedono nel tempo – dice il direttore artistico Marco Cecchetti – Questo festival può diventare un simbolo come accade negli altri paesi europei, la città si presta, dopo 19 anni possiamo fare programmazione a lungo termine». Grande euforia alla presentazione del programma sotto lo chapiteau in piazza Vittorio Veneto, le anteprime degli spettacoli durante il week end di San Giuliano hanno già raccolto 900 spettatori paganti. Fino a domenica sono oltre 50 eventi in programmazione senza condizionamenti meteorologici, la grandinata di ieri ha testato il tendone e in caso di pioggia anche gli spettacoli in strada convoglieranno lì. L’assessore Stefania Monteverde considera il festival motivo di orgoglio: «Uno dei punti fondamentali della nostra programmazione culturale e la location principale lo simboleggia: accanto alla biblioteca che è la fabbrica della cultura. Una esperienza coinvolgente e ricca, anche di ricerca».
Un festival divertemente e festoso nel rispetto della tradizione popolare ma con delle novità sperimentali, la principale per un pubblico adulto è mercoledì, L’Uomo calamita, un work in progress di El Grito e Wu Ming2, che promette sorprese unendo al circo la letteratura e la musica. Svelato invece il resto del programma che giovedì porta in scena, per l’ultima serata di anteprime, Clown in libertà del “Teatro Necessario” gruppo che spopola anche in Francia. Poi da venerdì il via ufficale al festival con spettacoli anche in piazza della Libertà, piazza Oberdan, e vari altri luoghi del centro.
Torna la chiromante donna barbuta, una delle uniche due artiste in Europa. Spettacoli alle 18 e alla sera alle 21 anche in strada, domenica dalle 18,30 e gran gala finale in piazza con Piero Massimo Macchini. «El Grito riesce girando per l’Europa a entrare in contatto con numerosi artisti – dice Fabiana Ruiz Diaz che affianca Cecchetti nella direzione – così possiamo portarli qui a Macerata con un programma di qualità. Il prossimo anno sarà dedicato a Federico Fellini in preparazione della celebrazione dei suoi 100 anni». Musica e giocoleria soprattutto con la supervisione di Giacomo Costantini, cofondatore del circo contemporaneo El Grito: «Alla tradizione popolare del circo rigorosamente senza animali uniamo anche la sperimentazione, fino a portare il teatro non solo in strada ma anche nelle case, il nostro prossimo obiettivo»
Il circo è in città: torna la donna barbuta, arriva l’uomo calamita (FOTO)
Circo contemporaneo e teatro di strada: torna Artemigrante (foto)
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Bravi, bello spettacolo