Finanziamento di 30mila euro al cugino dell’assessore Capponi per il Funday festival, il consigliere comunale Pier Paolo Rossi, che aveva segnalato la vicenda, rincara la dose e si rivolge al sindaco di Civitanova Fabrizio Ciarapica che aveva sostenuto che la sua denuncia si fondava sul nulla. «Ho detto che Barbara Capponi e Mauro Labellarte (organizzatore del Funday festival,ndr) sono cugini, figli di due sorelle; se non è così mi querelino. Ma, silenzio assordante da parte dell’assessore e del cugino. Risponde solo il sindaco, e chissà poi perché visto che nessuno l’ha interpellato – dice Rossi –. E come al solito Ciarapica impronta una reazione esclusivamente tesa a prendere in giro i cittadini. Parla della validità dell’evento, che il sottoscritto non ha messo in discussione, ci spiega i gradi di parentela dei due cugini (figli di due sorelle), come se stessimo discutendo di una successione, ed evidenzia la legittimità dell’atto, come se il sottoscritto l’avesse messa in dubbio. Ciarapica deve smetterla di prendersi gioco dei civitanovesi ed essere chiaro nei loro confronti soprattutto in merito all’utilizzo di soldi pubblici – continua Rossi –. Sarebbe bastato dire, preventivamente, della parentela tra l’assessore e l’organizzatore dell’evento e spiegare che, nonostante il legame, il progetto era stato considerato per la sua qualità. Ciarapica dovrebbe anche capire che, al di là della legalità e della legittimità degli atti, c’è una questione di opportunità di certe scelte». Rossi continua dicendo: «Era opportuno che l’assessore Capponi finanziasse con trentamila euro l’organizzazione del festival del cugino? E perché nascondere la parentela allora? E perché non votare all’approvazione in Giunta visto che, come dice il sindaco, la legge non lo impedisce?». Rossi conclude ancora rivolgendosi al sindaco di Civitanova gli chiede di «trovare parole più appropriate per spiegare perché il Comune, nel silenzio assoluto, finanzia con 30mila euro proprio il cugino di un assessore per un evento socio-culturale di due giorni, episodio evidentemente imbarazzante soprattutto per i diretti interessati visto il loro silenzio».
Festival per bambini, «30mila euro al cugino dell’assessore per organizzare l’evento»
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