Cittadella delle emergenze:
«Pazzaglini cambi area
per non penalizzare il futuro di Visso»

SISMA - Il comitato di cittadini replica al progetto del sindaco: «Il Comune, senza l'iter di esproprio, non può nemmeno variare la destinazione del terreno»

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L’ex Park Hotel

 

«Costruire al posto del Park Hotel la Cittadella delle emergenze penalizzerebbe in futuro la fonte principale dell’economia vissana che è quella turistica». Così il comitato “Visso Futura” replica al sindaco Giuliano Pazzaglini, che aveva risposto ai timori del comitato spiegando la necessità da un punto di vista funzionale e burocratico di posizionare lì il progetto che accoglierà sia la sede della Croce rossa che diverse attività commerciali. L’appello del comitato però è che si cambi idea.

«Si può apprezzare – dicono i componenti -, la volontà del sindaco di realizzare il progetto enormemente più importante come la Cittadella delle emergenze, ma lo dovrebbe costruire secondo noi nell’area adiacente denominata Il Piano, già utilizzata per la Cri, vigili del fuoco e Coc. E lasciare l’area park hotel al suo destino turistico, come lo è stata sin dagli anni cinquanta. Inoltre prevedere anche il suo allargamento per la collocazione delle mobilhouse per accogliere i turisti ed i proprietari delle seconde case. Sarebbe una spinta immediata e consistente all’economia vissana per evitare un’ulteriore decrescita». Pazzaglini, in risposta alla proposta, aveva spiegato la necessità della collocazione della Cittadella delle emergenze proprio nell’area park hotel chiarendo che la Cri non può essere realizzata nell’area attuale perché è area per attività artigianali produttive. E spiegava che si tratta di duemila metri quadrati impegnati su un totale di 26mila, meno del 10 per cento. «Ma è il caso di precisare – dice il comitato -, che nella sede attuale ci sono due strutture di oltre 500/600 mq. della Croce rossa e dei vigili del fuoco, che, con le aree a corte e quelle del piazzale a loro disposizione, occupano un superficie di non meno di 4mila mq. Poi c’è la zona Coc – Protezione civile comunale adiacente che occupa 5.370 mq. Quindi con i 2.000 mq dell’area park hotel si arriverebbe ad un suolo occupato di 11.370 mq circa. L’occupazione di 2.000 mq dell’area park hotel per costruzioni emergenziali avrà la conseguenza di impedire, per ovvi motivi, a qualsiasi imprenditore di investire in una struttura ricettiva di pregio. Mentre l’area in località Il Piano di circa 15.000, ben potrebbe essere tutta utilizzata per il progetto del sindaco».

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L?ex Park Hotel a Visso

Del resto, aggiungono, «ai titolari delle attività economiche vissane interessava ed interessa solo riprendere immediatamente il loro lavoro, come previsto dalla legge, e come hanno fatto tutti i loro colleghi dei comuni vicini, dove sono stati istallati i moduli temporanei previsti. Poi queste strutture temporanee, possono essere mimetizzate con studiate coperture esterne di legno o altro per renderle esteticamente più godibili e per realizzare un ambiente unico nel circondario, a tutto beneficio dei residenti, dei turisti e delle nostre attività economiche. Il ritardo da noi citato è conseguente all’idea progettuale approvata, che prevede sia strutture provvisorie, per le attività economiche (moduli temporanei), sia un complesso immobiliare definitivo come la Cittadella delle emergenze. Le due proposte sono eterogenee e devono seguire una prassi amministrative molto diversa, una veloce perché emergenziale, l’altra ordinaria, molto più lunga». A non convincere il comitato inoltre alcune spiegazioni di natura tecnica date da Pazzaglini sui procedimenti per occupare l’area. «Per chiarezza – dicono -, è il Comune che detiene temporaneamente l’area fino al termine della ricostruzione e non è autorizzato a variare la sua destinazione con la costruzione di immobili che nulla hanno a che fare né con la sua destinazione d’uso originaria (attività turistiche), né con quella prevista dalla normativa sisma 2016 (emergenza). A meno che il sindaco non provveda all’esproprio osservando la prassi ordinaria prevista e cioè: Consiglio comunale per adozione, pareri conferenza servizi, pubblicazione, osservazioni dei cittadini, poi definitiva approvazione da parte del Consiglio comunale. Nessuno – concludono -, ha richiesto un’immediata ricostruzione della struttura ricettiva durante l’emergenza, ma abbiamo chiesto semplicemente di non realizzare nell’area un’imponente struttura immobiliare definitiva emergenziale che impedirebbe la ricostruire del complesso alberghiero. Perché, abbiamo detto, Visso è sempre stata una Città a vocazione turistica e dell’accoglienza che non potrà riprendersi senza tali strutture ricettive. E quella dell’area park hotel è indispensabile sia per la sua posizione centrale, sia per la sua conformazione orografica. Noi del comitato (vissofutura@gmail.com) vogliamo sensibilizzare i cittadini vissani ribadendo che questo progetto previsto nell’area park hotel è dannoso e che abbiamo l’obbligo di lasciare alle nuove generazioni tutto quanto è stato fatto da quelle precedenti per il bene di Visso».

Area ex Park Hotel, il comitato: «No alla cittadella delle emergenze» Pazzaglini: «Unica area possibile»



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