di Marco Ribechi
(foto e video di Andrea Petinari)
L’opera finisce al circo. Con le esibizioni degli artisti di strada de El Grito si conclude in piazza della Libertà la Notte dell’Opera dedicata all’Elisir d’amore. Gli acrobati giocolieri hanno accompagnato le arie cantante dal vivo consegnando al tempo quella che il sindaco Romano Carancini ha definito la più bella Notte dell’Opera di sempre. Se il pubblico ha ammirato in silenzio l’esibizione dei cantanti dal terrazzo di un palazzo della piazza, e per le musiche della Traviata ha improvvisato un valzer, è con le percussioni africane che in ultimo ci si è scatenati, con la direttrice artistica Barbara Minghetti portata addirittura in trionfo.
Merito di un evento che ha proposto numerose attività e attrazioni sparse per il “centro storico allargato” cioè quello che comprende anche Corso Cairoli e Cavour, e che con un accento molto popolare ha riempito strade e piazze. Di verde in alcune zone della città ce ne è stato un po’ pochino, ma molti i cittadini che hanno ascoltato l’appello sul dress code. Comunque l’evento è pienamente riuscito con i locali che hanno fatto il pienone per tutta la sera. Incantevole il tango in piazza Vittorio Veneto con danzatori davvero superbi e musicisti, voce compresa, che hanno offerto uno splendido assaggio dell’arte sentimentale argentina. Altrettanto coinvolgenti le generose esibizioni dei cantanti delle opere che, come chiusi nella penombra di grandi casse nere, hanno cantato per i presenti i pezzi più belli e conosciuti della lirica e non solo.
Una festa che se pur capace di far scendere in strada migliaia di persone, grazie alla commistione tra generi differenti (opera, musica disco, tamburi medioevali, saltarello e le note della banda con le majorettes) in cui la lirica conquista spazio ogni anno sempre di più. Memorabili le esibizioni dei cantanti comparsi a sorpresa dai balconi su piazza della Libertà durante lo spettacolo finale.
Nel carrozzone della Notte dell’Opera non è mancata comunque l’allegria e la voglia di stare insieme dimostrata dalla città, indice positivo di attaccamento al biglietto da visita migliore che Macerata possa offrire, quello della lirica che sta dimostrando ancora una volta, con i dati del botteghino, che le scelte sono azzeccate e lo spazio per le critiche è veramente poco. Una Notte dell’Opera popolare dunque nel vero senso del termine, a metà tra un Carnevale e gli aperitivi europei, che nel suo verde speranza offre uno sguardo positivo sul proprio futuro e un sano desiderio di stare insieme in città, non solo all’insegna della lirica.
E’ la Notte dell’opera La lirica scende in strada (Foto-Video)
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati