di Federica Nardi
(Foto di Fabio Falcioni)
«Quindici casi di morbillo in un mese all’ospedale di Macerata. Mai vista una cosa del genere nelle Marche». Il direttore dell’Area vasta 3, Alessandro Maccioni, specifica che «non c’è emergenza e tutti i protocolli sono attivi» ma il disappunto è grande perché tutto nasce dalla mancanza di vaccinazioni. Il primo caso, un 16enne arrivato in pronto soccorso a fine giugno, aveva ricevuto solo una delle due dosi prescritte di copertura vaccinale. Il dipartimento di Prevenzione ha contattato oltre 100 persone entrate in contatto con il giovane e con gli altri contagiati, principalmente 30enni. Tutti non vaccinati. Anche un bambino che non può vaccinarsi a causa di un’altra patologia è stato colpito dalla malattia. Il bilancio è di quattro ricoveri ma nessuno ha sofferto di complicazioni.
La nota ufficiale dell’ospedale parla di «casi sporadici isolati. Nessuno si è contagiato in Pediatria e non si può parlare di emergenza per l’ospedale. Tutti i casi sono stati diagnosticati rapidamente e isolati per evitare eventuali contagi. I contatti dei contagiati sono stati contattati dal dipartimento di Prevenzione che ha messo in atto le procedure previste. La situazione è sotto controllo e sono stati attivati i protocolli previsti per creare un “effetto barriera” rispetto a ulteriori contagi». L’immunità del personale sanitario è buona, si attesta intorno al 95 percento. A spiegare come si è mosso e chi ha colpito il contagio è il direttore sanitario Massimo Palazzo. «E’ partito tutto da un ragazzo di 16 anni che è arrivato in Pronto soccorso e ha visitato altri reparti prima della diagnosi di morbillo. E’ stato ricoverato, in isolamento, dal 28 giugno al 2 luglio. Altri casi sono arrivati dal 10 al 15 luglio e gli ultimi il 29 e 30 luglio. Perciò non sono tutti correlati tra di loro. Considerate – prosegue Palazzo – che una sola persona può contagiare anche 18 persone e che il morbillo resiste fino a due ore nell’ambiente esterno, dov’è trasmesso per via aerea. Non serve quindi un contatto diretto con un malato per contrarlo». I contagiati sono stati più che altro «i papà di alcuni bambini ricoverati per altre patologie. I bambini non si sono ammalati ma loro sì. Non avevano la copertura vaccinale. Il virus – spiega il direttore sanitario – è abbastanza subdolo perché essendo una malattia che sembrava quasi scomparsa siamo meno avvezzi a riconoscerla immediatamente quando arriva. E’ facilmente confondibile con altre patologie di tipo respiratorio e quando compare l’esantema il virus sta già facendo danni da 3 o 4 giorni».
L’unico metodo efficace insomma è la prevenzione. Ma in Area vasta la percentuale di vaccini non è adeguata. A dirlo Franca Laici, direttrice della Prevenzione malattie infettive e cronico-degenerative. «La copertura in Area vasta era dell’80 percento nel 2017. Abbastanza bassa e ancora più bassa nel 2016. Tra i contagiati c’erano anche inadempienti totali, che non hanno mai ricevuto nessun tipo di vaccinazione. A chi è stato contagiato abbiamo proposto le due dosi di vaccino (tranne al bambino, che non può vaccinarsi, ndr) , così come per le persone entrate in contatto con loro. Ma non tutti hanno voluto». Nel caso non si fosse vaccinati o non si avesse avuto già il morbillo e si pensasse di essere a rischio di contagio, è sempre possibile vaccinarsi. Preferibilmente entro 72 ore dal contagio in modo che il vaccino sia efficace.
(Servizio aggiornato alle 14,35)
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Questa è una vicenda che riporterà Macerata nelle cronache nazionali.
E’ da escludersi la correlazione della recrudescenza del morbillo con gli arrivi incontrollati in Italia di abitanti dei Paesi in via di sviluppo?
Certo che si, se le coperture scendono è perché c’è gente che non si vaccina.
Prima di pensare a cause esterne perché non consideriamo i nostri comportamenti? Ci siamo vaccinati? Abbiamo vaccinato i nostri figli? Abbiamo fatto i dovuti richiami anche da adulti?
Per Iacobini ed i suoi like… immaginando che quelli che chiama “arrivi incontrollati” siano i richiedenti asilo, in provincia di Macerata rappresentano 3 persone ogni 1000, per non avere immunità di gregge ne servono più di 50 su 1000, ben altri numeri: 17 volte tanto, quindi il problema casomai è di chi non si vaccina.
Quello che mi preoccupa invece è che persone col serio rischio di essere entrati stati contagiati abbiano rifiutato di vaccinarsi entro le 72 ore, rischiando di nuocere alla loro stessa salute ed alle casse del servizio sanitario pubblico.
Per il dr. Fiorani. La ringrazio vivamente del riscontro.
Aldo Iacobini purtroppo gli immigrati non sono la causa della recrudescenza dei casi di morbillo sulla popolazione autoctona cioè gli italiani. Gli immigrati vogliono vaccinarsi perché hanno la percezione della gravità del morbillo perché in Africa si muore per morbillo ci si ammala di encefalite che forse è anche peggio. I veri sprovveduti sono i genitori no vacanza, tra cui molti grillini scienziati internauti. Bisognerebbe fare come in Australia dove fanno pagare ai genitori scienziati le spese del ricovero in ospedale, se il loro figlio non è stato vaccinato e si ammala di morbillo. Ma questa è una legge che non piace a Grillo ed i suoi accoliti, che così non si responsabilizzeranno mai per i loro comportamenti anti scientifici basati sul nulla assoluto.
Per il dr. Migliozzi. La ringrazio vivamente del riscontro. Non ho capito il ‘purtroppo’.
Per Aldo Iacobini, colgo l’occasione per rettificare il no vacanza sta per no vax ed il purtroppo giusta la sua osservazione va tolto. Ma stando sotto l’ombrellone si può capire.
Buona serata
Per Migliozzi. La ringrazio per il riscontro e pur non essendo medico mi permetto di sottolineare l’opportunità che si faccia uso del concetto di RISCHIO nelle vicende che hanno a che fare con le infezioni. Per essere più chiaro credo che sarebbe meglio dire, ad esempio: è ALTAMENTE IMPROBABILE che gli arrivi incontrollati siano alla base dei fenomeni di recrudescenza dei casi di morbillo. In effetti il cigno nero è sempre in agguato. Niente è impossibile, come dicono i patiti del gioco d’azzardo.
E’ commovente la tenerezza d’amore che questi formidabili scienziati, depositari per il loro colossale e cosmologico sapere d’ogni assoluta verità, provano per il popolo bue, boccalone d’ogni scempiaggine grillina, testimoniata dal rispetto che essi nutrono per gli inferiori anche in occasioni come questa in cui non è successo un beneamato volatile, in cui non c’è nessuna emergenza, in cui si potrebbe anche tacere…
https://twitter.com/search?q=morbillo&src=typd
Macerata torna ad essere tristemente famosa a livello nazionale, ancora una volta, per l’ignoranza dilagante. Che tristezza.
Ciccarelli, se lei non parla l’ignoranza resta.
Contro una certa arretratezza culturale, persone ben più degne di me dovrebbero spiegare alle “masse” il concetto di prevenzione in sanitá pubblica. Io mi limito a parlare alla “pancia” dei novax…aspettando che mi chiedano di esibire il cdrtificato vaccinale, poichè i medici “sono i primi che non si vaccinano”! https://www.focus.it/scienza/salute/costi-singolo-focolaio-morbillo
https://www.focus.it/scienza/salute/costi-singolo-focolaio-morbillo
Sperando sia a prova di “no vax”…
Per Ciccarelli. Perché parla di noi come ‘masse’ e non come ‘massa’? Senza problemi, siamo ‘vaccinati’ contro le derisioni.
Siamo tutti ignoranti e uno scienziato che dice di non esserlo non è uno scienziato, è una maschera da commedia dell’arte, un medico di Molière…
https://it.blastingnews.com/salute/2017/09/professor-montanari-vaccinarmi-io-nemmeno-a-parlarne-001978715.html
“Lospread Leuropa Lascienza Lacompetenza (Lambiente? Lamore?) sono sinonimi, serpentone metamorfico di un d.io diabolico per dirci che la democrazia può esercitarsi solo quando non agiscono “istanze superiori”. Cioè MAI o se non serve a niente”.