Chiuso l’accesso alla scogliera, l’associazione Golden Fish chiede un incontro al comandante della Capitaneria per garantire la sicurezza, ma consentire ai pescatori sportivi di continuare ad esercitare il loro hobby. Torna alla ribalta una problematica emersa qualche anno fa quando il precedente comandante del porto Michele Grottoli mise in sicurezza il molo con dei parapetti in acciaio vietando l’accesso alla scogliera a pescatori e frequentatori del molo. Nelle ultime settimane è stata ripristinata la cancellata di chiusura e l’ordinanza che vieta l’accesso alle scogliere sui lati esterni ed interni di tutte le banchine. E come l’altra volta l’associazione dei pescatori sportivi Asdp Golden Fish attraverso il presidente Mariolando Straccali torna a chiedere soluzioni che non cancellino una abitudine consolidata da parte di tanti civitanovesi. «L’applicazione ferrea della norma, del tutto legittima e di cui si comprendono le finalità – scrive in una nota Straccali – non tiene però in giusto conto le tradizioni e gli usi della popolazione locale, non solo quella dedita alla pesca, ma anche di tanti cittadini civitanovesi. Il porto in pieno centro città non può essere considerato alla stregua di altri porti rifugio, ma viene considerato una diramazione della città stessa, un prolungamento verso il mare, e un luogo di aggregazione. La limitazione alle scogliere da parte dei cittadini, soprattuto di pesca sportiva comporterebbe un impatto negativo in termini socio economici». Il presidente dell’associazione aggiunge anche che da quando è tornata in vigore l’ordinanza in maniera stringente «si è assistito ad un graduale spopolamento del molo che ha influito negativamente sulle attività commerciali legate alla pesca sportiva».
Il comandante del porto Patrizio Piacentini ha sottolineato la finalità dell’ordinanza: «l’ordinanza non è rivolta solo ai pescatori, ma a tutti coloro che accedono alle scogliere. Oltretutto Civitanova ha uno dei pochi porti in Italia in cui è consentita la pesca. Lunedì provvederemo ad installare cartelli ancora più espliciti e in questi giorni in cui abbiamo ripristinato la cancellata non abbiamo fatto nemmeno un verbale, stiamo provvedendo ad informare chi incontriamo durante le ronde. Sono disponibile ad incontrare chiunque ed è stata valutata anche la possibilità di far sottoscrivere un’assicurazione, ma non è una strada percorribile perchè nessuno assicura pescatori che accedono alla scogliera. Valuteremo comunque eventuali proposte fermo restando che la funzione rimane quella di proteggere chi frequenta il molo per piacere o per hobby».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Vogliamo ricordare le ragioni storiche? Un legale fece causa alla Capitaneria x un braccio rotto di un cretino caduto sugli scogli. Con chi ce la vogliamo prendere???…
Come sempre Lex dura Lex..nessuno dei responsabili vuol rischiare vuol rischiare di sporcarsi il “curriculum vitae” e chi ci rimette sono i pescatori sportivi. Lo stesso metro dovrebbe essere usato , vedremo il coraggio della Capitaneria, verso coloro che mettono le “retelle” , i cocolli , vecchie nasse e che pescano cmq nn rispettando le regole vigenti . Verso anche coloro che vendono senza regole fiscali ecc. ecc.
” Di si parrà la Vs. nobilitate !!!
Ai posteri l’ardua sentenza !!!