di Gianluca Ginella
(foto di Fabio Falcioni)
Telecamere e agenti sotto copertura per stroncare lo spaccio di droga ai Giardini Diaz di Macerata: quattro persone in manette nell’ambito di una operazione che è durata da marzo a fine aprile. La polizia ha documentato e cristallizzato con foto e video, decine di episodi di spaccio avvenuti nella zona della Terrazza dei popoli ai Giardini Diaz. Questa mattina sono finiti in manette 4 giovani d’origine africana che spacciavano marijuana e hashish a Macerata. Tra i clienti anche tanti giovanissimi, alcuni di soli 12 anni. Per catturare i pusher i poliziotti si sono finti clienti e hanno acquistato droga. Operazione coordinata dal procuratore Giovanni Giorgio.
Operazione “Piazza pulita”. Si chiama così l’attività svolta dalla questura di Macerata, coordinata dal procuratore Giovanni Giorgio. In azione la Squadra mobile di Macerata con il supporto del Servizio centrale operativo e la direzione centrale dei servizi antidroga. Una attività di indagine che è durata circa 2 mesi e ha consentito di accertare una 40ina di cessioni di droga da parte di un gruppetto di giovani stranieri, tre del Gambia e uno della Guinea (già detenuto). Questa mattina sono stati arrestati. «Ancora una volta la sicurezza è garantiva – ha detto il questore Antonio Pignataro –. I cittadini possono stare tranquilli. Abbiamo la certezza di contrastare la criminalità 24 ore su 24. La filiera istituzione con il procuratore Giorgio funziona perfettamente». «Il fenomeno di spaccio è molto sentito e diffuso in città e c’era la necessità di riuscire a contrastare questa attività – spiega il commissario capo Maria Raffaella Abbate, che dirige la Squadra mobile –. Però dovevamo farlo usando personale in borghese. Ma anche questo non era sufficiente. Così abbiamo studiato un sistema usando anche telecamere molto sofisticate. Le abbiamo piazzate nella zona dei Giardini Diaz. Inoltre abbiamo usato personale in borghese sotto copertura, degli undercover. Si tratta di poliziotti che si sono finti acquirenti. Tutte le operazioni di spaccio sono state documentate con telecamere e con fotografie».
Un arresto ritardato quello dei 4 pusher, che ha consentito anche ai poliziotti di contestare non un’unica cessione di droga ma alcune decine. «E’ stato vantaggioso perché così si possono contestare tutti gli episodi di spaccio – ha detto ancora il capo della Mobile – che sono stati cristallizzati con foto e video. Circa una 40ina le cessioni. Alcune anche a minorenni». Uno spaccio che avveniva dalla tarda mattinata e proseguiva anche nel pomeriggio. Era sufficiente andare ai Giardini Diaz, alla Terrazza dei popoli per essere avvicinati da un pusher che proponeva l’acquisto di hashish e marijuana. I quattro arrestati si trovano in Italia come richiedenti asilo e al momento sono tutti senza fissa dimore. Per catturarli hanno operato una decina di agenti sotto copertura. In manette sono finiti: Alieu Mamadou, 22, della Guinea (già in cella per altri fatti), Lamin Manneh, 20, del Gambia, Ibrahima Bah, 24, del Gambia, Alieu Jobarteh, 21, del Gambia.
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..’quattro giovani di origine africana’!! Ma che strano, si saranno sbagliati!? Giuseppe.
Visto che sono richiedenti asilo c’è da chiedersi se qualche cooperativa percepisce in relazione ad ognuno di loro i classici 35 euro al giorno.
Vi prego, agente undercover non se po’ sentì!!!
il bello è che ci avremo speso anche euro per portarli in Italia. Più stupidi di così noi brava gente
Per fortuna che questi sono regolari richiedenti asilo. Mi chiedo cosa faranno allora quelli irregolari..comunque l’ennesimo episodio he mostra l’inefficacia del metodo di sinistra di accogliere tutti e l’incapacità di gestire l’integrazione limitandosi solo a incassare per accogliere ma scomparendo al momento di offrire integrazione.
Grazie PD per aver rovinato l’Italia.
Ancora 4 africani richiedenti asilo, per spacciare droga e rovinare giovani di appena 12 anni, è veramente vergognoso che tutto questo sia stato tenuto nascosto e sminuito di fronte alle denunce di vari esponenti di opposizione in nome di una fasulla accoglienza frutto di una vera e propria intossicazione ideologica di sinistra che ha soltanto suoi interessi prevalentemente di natura economica attraverso le varie cooperative. Bene sta facendo il ministro degli interni per bloccare tutto questo. E la sinistra continua a mistificare l’evidente realtà con convegni, magliette rosse…..