di Gabriele Censi
Fabrizio Frizzi è morto. A dare l’annuncio è la famiglia del conduttore in una nota. “Grazie Fabrizio per tutto l’amore che ci hai donato”. Così la moglie Carlotta, il fratello Fabio ed i familiari. Frizzi, 60 anni, si è spento nella notte all’ospedale Sant’Andrea di Roma, in seguito ad una emorragia cerebrale. Il 23 ottobre scorso Fabrizio Frizzi venne colto da un malore, una ischemia, durante la registrazione di una puntata del programma “L’Eredità”. Venne ricoverato al Policlinico Umberto I di Roma dove fu dimesso alcuni giorni dopo.
E’ stato il conduttore delle ultime 9 edizioni di Musicultura allo Sferisterio di Macerata. Da anni molto vicino alla città e alle numerose iniziative culturali e umanitarie, Frizzi non si è risparmiato per prenderne parte attiva. E’ stato in pista lo scorso 17 settembre per la manifestazione Anffas Kartisti e per festeggiare, nella location dei giardini Diaz, i 50 anni della onlus. A Tolentino conduceva il Premio Ravera.
Frizzi tornò in tv a dicembre, sempre alla guida del programma di RaiUno. “L’Eredità è una gioia, fa bene anche al fisico – scherzò con Vincenzo Mollica annunciando il suo ritorno sugli schermi -. L’adrenalina sento che mi aiuta a stare meglio”. Lo scorso 5 febbraio ha compiuto 60 anni. Parlando della malattia disse: “Non è ancora finita”. “Se guarirò – sottolineò – racconterò tutto nei dettagli, perché diventerò testimone della ricerca. Ora è la ricerca che mi sta aiutando”.
Numerosi i messaggi di cordoglio sui social di prsone comuni che lo riconoscono “come uno di famiglia”. Avevano iniziato giovanissimo in Rai con la tv dei ragazzi, fino a diventare un pezzo di storia della nostra tv. Lo ricorda con dolore il sindaco di Macerata Romano Carancini: «Un amico della città. Lo si capiva quando parlava dei giorni di Musicultura, la prova più grande nell’ultimo passaggio all’Anffas, venne nonostante gli impegni di casa, “ho sacrificato la famiglia in un giorno di festa” mi disse. Una persona che nonostante la notorietà si poteva definire “uno di noi”. Quando sono stato a Roma per la presentazione del festival, l’ho invitato a pranzo al termine dell’incontro in Rai e lui ha lasciato lo scooter e ha telefonato per liberarsi e venire con noi. Si scherzava sulla sua lunga presenza allo Sferisterio, diceva “ormai annoio” e noi invece aspettavamo di festeggiare la sua decima edizione. Purtroppo non sarà possibile».
Il ricordo di Piero Cesanelli, direttore artistico di Musicultura: «E’ venuto a mancare un nostro più vicino e grande collaboratore. Nel corso dei molti anni che è stato con noi ha dimostrato di essere non solo in primo luogo una persona che vuole bene al mondo. Con la sua gentilezza e raffinatezza che gli era riconosciuta da tutti, nel suo modo di fare. Ma anche una persona di grande professionalità, quando c’era da seguire percorsi molto stringenti sapeva condurre in porto le trasmissioni che presentava. Basti pensare alle lunghe serate di Musicultura compresa l’ultima in diretta su Raiuno in cui ha mantenuto, rispettando i tempi, una presentazione molto brillante. Molto amato per questo suo modo di fare non era un personaggio ma una persona, anche quando diventava personaggio sul palcoscenico. Un momento di grande dolore, Fabrizio era affezionato alla città, ci citava sempre come esempio, anche per la buona musica»
Fabrizio Frizzi colpito da lieve ischemia, la vicinanza di Macerata: “Ti aspettiamo per Musicultura”
Il sole splende sull’Anffas, Fabrizio Frizzi a Kartisti al fianco di Cesare Bocci
Non ci credo..... mi mancherà l'appuntamento Dell'eredità persona umile...... R. I. P. Fabrizio.... Condoglianze alla Famiglia ❤️
Mi dispiace tantissimo ...Riposa in pace Fabrizio ..sei stato un grande uomo!!
Mi dispiace molto un uomo meraviglioso...riposa in pace
Caro Fabrizio ci mancherai molto La tua dolcezza ,la tua serietà,il tuo sorriso, il tuo modo di fare Ci hai lasciato una grande eredità Ciao Fabrizio ....sarai sempre con noi
Non ci sono parole all'altezza. L'ultimo gentiluomo e fratello. Mi mancherà immensamente.
Mi mancherai talmente tanto come un figlio ciao Fabrizio.
Ciao Fabrizio rimarrài per sempre nel cuore di tutti
Mi era molto simpatico.. Mi dispiace
Non riesco a crederci; condoglianze alla famiglia
Il barattolo è stato un programma televisivo per ragazzi, in onda per 30 puntate nel palinsesto pomeridiano[1] sul secondo canale RAI nella stagione televisiva 1980-1981[2]. Gli autori erano Stefano Jurgens e Gustavo Verde e la regia era affidata ad Angelo Zito[2]. Il programma, in onda dal 1º novembre 1980[2], prevedeva collegamenti esterni in origine affidati a Fabrizio Frizzi (alla sua prima esperienza lavorativa con la TV pubblica[1]) e Roberta Manfredi[3], che si occuperanno successivamente anche della conduzione in studio[3]. Il programma prevedeva anche la partecipazione dell'attore e caratterista Nando Paone[4].Poi in studio solamente Fabrizio Frizzi con Nando Paone e Tiziana Prandi.
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R.i.P.
sono sempre i meno peggio che se ne vanno…
Ci vuole pazienza… Pavoni.