Teuco, dipendenti dal giudice:
«Vigilate sulle procedure»
Summit con i sindacati

MONTELUPONE - I dipendenti dell'azienda preoccupati dopo la riunione in Regione in cui una nuova società si sarebbe proposta per rilanciare la produzione lasciando però a casa 64 dipendenti

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La riunione dei dipendenti Teuco

 

Riunione lampo negli uffici della Teuco di Montelupone tra le rappresentanze sindacali e i 140 operai lasciati fuori le porte dello stabilimento dalla proprietà. Dopo il vertice di lunedì in Regione tra la Certina Holding, i sindacalisti e i funzionari regionali, i lavoratori si sono incontrati per fare il punto della situazione. Lunedì la Certina ha tirato fuori dal cilindro una nuova società, non partecipata della Teuco, con sede a Milano che avrebbe il compito di reperire fondi per oltre 3 milioni di euro da investire nello stabilimento di Montelupone per far ripartire la produzione di vasche e docce con il marchio Teuco. Il tutto lasciando a casa ben 64 dipendenti. Il resto, una cinquantina di maestranze, rientrerebbero al lavoro a scaglioni da gennaio ad aprile. «Nessuna garanzia per gli stipendi né tantomeno si è accennato a quanto dovuto di arretrato» spiegano i sindacalisti. Già questa mattina una rappresentanza si era presentata negli uffici del giudice fallimentare per chiedere l’intervento immediato da parte dei due commissari nominati dal Tribunale per vigilare sullo svolgimento delle procedure. «Domani saremo di nuovo in Tribunale» dice il sindacalista Cigl Vincenzo D’Alessandro. Ora resta da capire come si muoverà il giudice fallimentare.

(Em. Add.)



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